Biografia
Figure antropomorfe dai tratti deformi che sembrano appena uscite da un film di fantascienza, fissano lo spettatore con uno sguardo docile e sognante. Questi sono i personaggi di Mariapia Saccone.
La pittura qui gioca sui problemi di interpretazione che si instaurano tra quello che è e quello che aspira ad essere.
Dipingere questi esseri, dalle forme e tratti insoliti, frutto di una sorta di celebrazione del mostruoso (nel senso del non conosciuto), dagli occhi da bambino, assume il tono della scrittura, diviene, cioè, motivo narrativo (proprio di una letteratura fantascientifica).
L’impaginato, che privilegia i primi piani, da visione ravvicinata onde consentire la lettura piena di un “fiammingo” modo di trascrivere il dettaglio, si offre come sprone ad andare oltre le prime pagine del libro, per comprendere i significati nascosti sotto la coltre della prima impressione, teso fra la meraviglia e la paura, tutto ciò con una sottile ironia.
Sembra che l’artista abbia concepito l’opera non per essere osservata, ma per osservare il mostruoso agire dell’uomo.
Luca Maria Perrone