Biografia

La peculiarità più vera della pittura di Valentina Di Stefano risiede nell’omogeneità di tono, nel timbro unitario interiore di cui essa si sostanzia. Le sue opere sono percorse da una vena sotterranea di esistenziale inquietudine, in cui si traduce il conflitto tra la consapevolezza della giovinezza trasparente proiettata al futuro e il mondo alienante, antagonista insensibile perché senza volto. La sua opera complessiva nulla concede alla lusinga sentimentalistica è, al contrario, innervata di situazioni esistenziali, di spirituali interiori tensioni, di immagini mentali, di cui ella “dice”, con asciuttezza, il forte sentire generato dall’essere in concreto nel mondo. Pittura di cuore e di mente, quella di Valentina deve dirsi anche pittura colta, in quanto si alimenta non solo dei personali eventi dentro e fuori vissuti, ma, più intimamente, della lettura dei maestri di oggi e di ieri, per metabolizzare in modo originale i succhi, non solo formali, a lei più congeniali.