Biografia
L’artista, che spazia dalla fotografia alla pittura, dalla scultura all’incisione , inizia la sua attività espositiva negli anni ottanta, passando dall’espressionismo, all’informale, raggiungendo la sua massima espressività con lo spazialismo, evidenziato soprattutto attraverso la fotografia.
“Pina Della Rossa si confronta, con risultati pienamente persuasivi e catturanti, con i dettagli, secondo il modello trasmessogli da quel poeta della macchina fotografica che è Mimmo Iodice. I suoi “particolari” acquisiscono di volta in volta la dignità di prove irrefutabili delle connivenze dell’involontario e dell’anonimo, delle correità, ad esempio, che si stabiliscono, oltre la soglia della razionalità istituzionale, di tipo costruttivista, e unilineare, tra il fil di ferro e la ruggine, tra lo spazio dimesso e il loglio che ivi rivendica un suo statuto di nobiltà, tra l’ombra, il muro a calce e la cromia anonima, che vi si riscatta. Nelle sue opere, umoristicamente si verifica che nel degrado e nei processi di decomposizione germina irriducibilmente il bello della vita.”