Biografia

Attraverso l’utilizzo di diversi materiali, la ricerca artista di Federica Cogo s’incentra sull’uomo e sulla sua natura, indagando tutti quegli aspetti che lo legano alla sua intimità e al rapporto con la società. Partendo ad utilizzare i giocattoli, visti come oggetti portatori di valori che la società intende insegnarci e imprimerci, realizza con la pittura e la fotografia, immagini contraddittorie e intrise di significati, che vanno ad analizzare l'infanzia e le relazioni umane.
Il percorso sia personale che artistico di Federica Cogo arriva poi ad affrontare il rapporto tra l’uomo e gli animali; questi oltre ad essere l’oggetto della ricerca diventano al tempo stesso uno sguardo sull’uomo e i suoi istinti. Significativo, il lavoro “Povera Patria” dove una cavalla, intenta a partorire, si trasforma in un’immagine cruda e violenta, diventando metafora dell’impotenza e degli abusi di potere, dell’uomo verso l’animale, ma anche dell’uomo verso il suo stesso simile.
Federica Cogo vuole richiamare così la nostra attenzione sulla stessa condizione d’esistenza tra uomo e animale ponendoli, di fatto, sullo stesso piano: noi, come tutto il regno animale, infatti, altro non siamo che facili prede, costantemente soggette alle manipolazione e all’arbitrio altrui. Da questa riflessione, scaturisce anche una forte critica al sistema dell’arte e a quello religioso. Nel lavoro dal titolo “Incredulità di San Tommaso”, le mani del peccatore diventano il simbolo dell’incredulità dell’uomo verso il valore della vita animale. Le immagini di cui si appropria l’artista, prese da vecchi testi scientifici di veterinaria, ci conducono, così, in nuove direzioni di senso.
Lo stile che contraddistingue Federica Cogo e’ semplice e diretto, come i materiali e il messaggio che vuole diffondere e che viene, poi, sottolineato attraverso la scelta formale e a lei congeniale, delle tonalità pastello, della semplicità grafica e della prospettiva bidimensionale, che arricchiscono il lavoro di una nota d’ironia e leggerezza.

Federica Cogo (1985) si è diplomata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Verona, città dove tuttora vive e lavora. Nel 2011 ha esposto presso la galleria Ph neutro di Verona. Nel 2012 è stata tra i finalisti del Premio Celeste vincendo il secondo premio nella sezione video con Untitled #1. Nel 2013, l'artista ha vinto il Premio Speciale Art Residence a Pechino di Arte Laguna in collaborazione con Lab-Yit. Durante la residenza ha esposto nella mostra collettiva From painting to animation presso il Sichuan Fine Art Institute di Chongqing e nella personale Pollution a cura di Cecilia Freschini. Nello stesso anno è stata selezionata da JCE – Jeune Création Européenne per rappresentare il suo paese alla Biennale d'Arte Contemporanea a Montrouge (F) e successivamente in diverse città europee fino al 2015, come talento artistico emergente italiano.