Biografia

Maddalena ha sviluppato la sua ricerca artistica in vari settori delle arti visive, realizzando opere fotografiche, sculture e performance art. Il suo percorso inizia a Vancouver alla fine dei anni 70 con la fotografia. Partecipa a mostre colletive alla Helen Pitt Gallery e Grunt Gallery e lavora come fotografa nel settore della musica. “In quel periodo a Vancouver c’era una scena decisamente rinascimentale,” racconta l’artista. “Tra la fine degli anni’70 e l'inizio degli anni ‘80, Vancouver poteva vantare una scena tra le più eccitanti di quel periodo. L'irrequietezza e il marciume nichilista del punk e dell'hardcore ebbero occasione di attecchire grazie all'attività di band radicali come Subhumans, D.O.A., Young Canadians, Modernettes e I, Braineater. La vita alternativa della città era agitata dal giro deviante degli Skinny Puppy e dei Front Line Assembly.” Nel ‘86, si trasferisce a Toronto e si dedica alla scultura. Producendo opere polimateriche in ceramica, resina, metallo e vetro tritato sintetizzando la propria attività artistica in 2 mostre personali: “REMOVE SLOWLY” nel ‘95 e “WHAT I’M NOT WEARING” del ‘96 a Toronto presso la Gallery 215. Immagini e opere che suscitano come in “Aisha the favourite wife of Mohamed” e “Talking Cock” l’attenzione dei media Canadesi. Si trasferisce in Italia nel 2001 dedicandosi alla fotografia still life. Riprende l’attività di scultrice nel 2006 con l’apertura di Studio 93 e inizia a lavorare il vetro, realizzando un nucleo di opere in vetro e ceramica incentrate sull’immagine del corpo femminile, confrontandosi con i profondi contrasti della femminilità moderna e giungendo ad una lettura anticonvenzionale attraverso un registro espressivo metastorico. Nelle sue opere forma e sostanza interagiscono fra dinamismo, provocazione ed intimità. Sono opere di raffinato erotismo, dove il simbolismo oltrepassa la mera fisicità attraverso un linguaggio che stuzzica in modo brillante l’elaborazione partecipata del fruitore. x