Biografia
Dalla sua esperienza giovanile nel mondo della moda, Ezio Minetti, ha conservato il gusto per l'oggetto e il piacere tattile della materia. Oggetti quotidiani, spesso dimessi, ma non superati nell'uso, a cui attribuiamo sovente un valore affettivo, vengono trasformati da Ezio Minetti in icone memoriali. Così il vestitino della bambola, che non c'è, ma la si immagina dall'impronta che lascia sulla tela, il lungo abito femminile, il bustier sbarazzino, opportunamente trasformati e rivisitati, assurgono a simbolo di un universo femminile giocoso e sottilmente tentatore. Se c'è una poetica degli oggetti, questa sembra non voluta nè mirata bensì casuale e provvisoria. In realtà è un incontro a metà strada: l'autore realizza la sua sensibilità nell'oggetto che casualmente (ma quanto?) gli si presenta davanti. L'oggetto dunque, diventa portatore di un'idea, di una emozione, di una pulsione affettiva.