Biografia

Sono una pittrice e risiedo a Torino, città in cui lavoro. La passione per l'arte in genere e pittorica nello specifico, è nata con me ed è cresciuta dentro di me quasi a mia insaputa.
La mia formazione tecnico-artistica si è compiuta attraverso corsi privati di disegno, pittura ad acquarello e ad olio. Queste basi mi hanno consentito di continuare da sola e di sperimentare varie tecniche e materiali che potessero meglio esprimere la mia creatività.
Sono iscritta presso l'Università di Torino al Corso di Laurea in Beni Culturali perché amo conoscere il più possibile il mondo dell'arte e tutto quello che lo riguarda.
Il mio modo di dipingere, che si è evoluto negli anni e si è adattato a nuove esigenze espressive, è cominciato con la necessità di trasmettere attraverso un colore aggressivo e innaturale le mie emozioni. L’inizio delle mie sperimentazioni sono state ispirate a correnti artistiche francesi dei primi del '900 come i Fauves ed ho subito il forte fascino degli espressionisti tedeschi.
La ricerca artistica personale che mi ha sempre seguito e motivato per tutti questi anni è sempre stata la ragione predominante che mi ha indotto a iniziare un'opera; la tecnica e il materiale che decido di usare sono solo i mezzi attraverso cui comunicare le mie emozioni.
Ora, dopo tutti questi anni di spasmodica ricerca, sono approdata alla scelta estrema di distacco dall’immagine reale e accademica, alla rinuncia di forme rassicuranti e armoniose, per inoltrarmi in un mondo molto più stimolante e infinito, popolato da un alfabeto di segni e di esseri che si sono presentati a me senza che neanche me ne accorgessi e che non mi hanno più abbandonata sin dalla loro scoperta. Forme immagazzinate nella mia mente semplicemente guardando chi prima di me aveva già realizzato un percorso simile e che prima di me già si era avventurato su questa strada e facendomi guidare dall’arte semplice e primigenia di popoli antichi e primitivi, nel declinare un mondo di segni e di simboli che popolano la realtà di tutti i giorni.
Il mio percorso è iniziato così “osservando” e nel tempo “costruendo” quella forma alla quale sono arrivata stimolata anche dai personaggi irreali del mondo della street art, dagli ideogrammi, dalla simbologia Maya, dall’arte africana con le sue maschere dalle espressioni enigmatiche e sconcertanti; sono poi sempre stata attirata dalla scultura barbarica e da quella romanica con i loro bestiari e i bassorielievi popolati da personaggi fantastici e deformi.
Gli artisti che mi hanno ispirato e seguito in questo viaggio verso questo mondo fantastico sono tantissimi e sono entrati indissolubilmente nel mio nuovo mondo artistico: il primo fra tutti è Joan Mirò e poi Paul Klee, Pablo Picasso, Jackson Pollock, Jean-Michel Basquiat, con i suoi graffiti popolati di personaggi dai tratti decisi e mostruosi Keith Haring, i cui disegni dal tratto semplice sono entrati come icone indiscusse nel mondo dell’arte… e altri ancora che con il loro andare contro tendenza, hanno scelto la più difficile strada del riprodurre non una realtà oggettiva ma un mondo soggettivo, attingendo al proprio IO e rappresentandolo così come lo sentivano, attraverso l’infinito universo dei segni.