Biografia
I soggetti preferiti di Graziella Gola sono nature morte, paesaggi e immagini di guerrieri e donne Masai, che rende con la forza del colore steso con la spatola, riproducendo anche le decorazioni delle loro stoffe variopinte. “L’elemento che più mi affascina nella pittura è il colore – spiega l’artista – e i Masai, con i loro abiti dai colori accessi, il corpo così elegante, mi sembra che rendano una sintesi del mio modo si sentire l’arte”.
Le nature morte dell’artista non vanno viste con l’occhio dello spettatore, bensì come un cosmo in cui siamo partecipi e protagonisti impegnati. La Gola si sente figlia della natura e la pittura diventa un modo per documentare emozioni e richiami ancestrali. In alcuni lavori il colore prende preponderanza in linee che evidenziano lo stato d’animo e la forza intima dell’artista; si riconosce un’energia decisa, un esplodere di sentimenti e situazioni che diventa vitalità organica.
Nel momento in cui la voce del suo messaggio arriva alle zone più lontane della nostra coscienza, zone quasi dimenticate, poiché nella nostra epoca diventa difficile guardare davvero la natura con tutte le sue gamme cromatiche, la Gola vi imprime il suo segno e in quel momento nasce una luce, un idillio aperto e coerente che non conosce la stanchezza della visione codificata.