Biografia
“ ….la sua arte è necessità soggettiva, che diviene collettiva nello sguardo di chi vede, per ritrovare la sua attestazione di realtà. E, cavalcando il linguaggio della ipercontemporaneità, lo fa attraverso la visionarietà del suo lavoro.
Nel lavoro di Matteo Sanna la bellezza è legata direttamente all’esistenza, è la ricerca della memoria che diventa patrimonio comune con l’osservatore dell’opera abbattendo la distanza che esiste fra chi vede e l’opera stessa e risolvendo, in questo modo, la dicotomia che esiste fra chi pensa e realizza l’oggetto dell’arte e chi lo fruisce. Il suo lavoro arriva diretto al cuore, a quella parte profonda dell’essere in cui dimorano le sensazioni e le pulsioni del mondo inconoscibile” Massimo Sgroi