Biografia

Nato a Lugano, in Svizzera nel 1955, vive e lavora ad Arosio.
Ha studiato grafica allo CSIA di Lugano e alla scuola superiore di arti visive ESAV a Ginevra . Tra il 1980 e il 1987 ottiene ripetute Borse Federali di Belle Arti e Borse Kiefer-Hablitzel. Dal 1981 ha realizzato diverse mostre personali e collettive in Svizzera e all’estero.
Artista poliedrico, i suoi lavori si basano sull’analisi dell’uomo e sulla scoperta di ciò che l’occhio non può vedere .
Alla domanda di quale sia l’ispirazione che guida la sua ricerca artistica Matteo Emery risponde :
“ sono sempre stato affascinato dal sottile filo che collega il visibile all’invisibile. Chi sono, cosa faccio su questa terra, respiro e penso...sono le domande che ogni essere umano invariabilmente si pone e alle quali è forse impossibile dare una risposta ...ma continuiamo comunque ad interrogarci forse per esorcizzare il momento in cui tutto finisce.”
“ Le mie opere degli ultimi anni - prosegue Matteo Emery- sono installazioni realizzate con gomme reciclate, aria, stracci. Le grandi camere d’aria aggrovigliate e le radiografie umane e veterinarie assemblate con ago e filo creano una sorta di viaggio all’interno del corpo ed evocano la fragilità degli esseri viventi. Questa fragilità è portata all’estremo dalle sculture effimere di ghiaccio, che sciogliendosi, ricordano lo scorrere del tempo e della vita .”
I suoi lavori bi e tridimensionali sono realizzati con materiali di recupero organici ed inorganici legati all’artista, al suo corpo, al suo vissuto. Una sorta di viaggio intimo a partire dal corpo alla scoperta della natura -in-noi.