Biografia
BIOGRAFIA :
Nato a Torino nel 1950,
Vivo e lavoro nella splendida citta' di Verona.
La prima opera con materiali recuperati fu un lavoro presentato a scuola nel 1965 .
Dagli anni '70 mi sono dedicato , autodidatta e nel poco tempo a disposizione , sia alla pittura, sempre molto materica sia alla scultura di marmo e legno. La frequentazione di alcuni artisti per periodi piu' o meno lunghi, arricchi il mio bagaglio di conoscenze. .Negli anni '90 ho iniziato a costruire oggetti con materiali di riciclo.
La mia attivita' lavorativa negli anni e' sempre stata molto eclettica : fotografo -imprenditore nella protezione civile-antiquario-negoziante di vetri ,restauratore-autista-magazziniere -per citarne alcuni
Attivita' cosi' varie, unite alla passione del raccoglitorediqualunquecosa , mi ha portato a possedere negli anni un considerevole magazzino , a cui attingere per le mie opere.
I colori sono prevalentemente ad acqua ed ecologici, scarti od esuberi di un colorificio amico.
Ferramenta ed impianti elettrici sono sempre nuovi.
L' utilizzo frequente di sabbie, resine, terre naturali, polveri di varia natura, limature di metalli, segature di legni , a volte mischiati fra loro e fissati con collanti e gel , secondo tecniche studiate e sperimentate nel tempo, sono una caratteristica di molti miei lavori .
Tutte le opere sono firmate e dotate di certificato di origine.
Una sala della mia abitazione e' dedicata ad esposizione permanente,
L' ARTE DI LIOMA :
Tutta la produzione artistica di Lionello Matteucci e' caraterizzata dall' utilizzo di materiali di riciclo : attraverso un attento processo di ricerca e selezione dei pezzi da utilizzare crea delle opere esrtremamente varie e raffinate. Grazie ad una grande fantasia assembla e costruisce dei lavori molto originali, dove ogni componente ed ogni dettaglio non sta al caso ma segue un preciso pensiero compositivo:l' attenzione non e' volta solo alla forma finale ma anche alla cromia e alla componente dei materiali, in modo da arrivare ad un risultato vivace e realistico.
Grazie a degli studiati meccanismi magnetici , molti dei suoi lavori diventano interattivi e coinvolgono il pubblico in processi di smontaggio e trasformazione.
Una parte della sua produzione ruota attorno ad una storia immaginata, ambientata nel futuro dove i personaggi e le creature da lui creati diventano protagonisti di avventure ed episodi fantastici.
Una buona capacita' manuale gli permette inoltre di creare pezzi piu' vicino all' artigianato , con una precisa funzione come ad esempio lampade , specchi, e piatti originali.
UNA VISITA A LIOMA . di Raffaele Valbusa
Fare visita a Lionello significa addentrarsi in un mondo a parte, a metà tra lo sgabuzzino di un trovarobe patologico e la bottega di un geniale artista visionario. Già all'ingresso ci si imbatte in innumerevoli oggetti accantonati per un futuro uso. Entrando, si apre una porta sulla fantasìa più sfrenata. A parte un esiguo spazio per muoversi con cautela, tutto il resto è occupato da decine di creazioni di ogni genere e scaffali e cassetti contenenti altre scorte di materiali. Tutte le opere, infatti, sono realizzate riutilizzando, si può dire reinventando ed assemblando le cose più disparate, dalle comuni posate ai meccanismi di elettrodomestici, ai cuscinetti a sfere e fino a ceppi e radici di legno. Ci si ritrova circondati da inquietanti creature meccanizzate o frutto di qualche sconosciuta linea evolutiva, astronavi, strani mostri, personaggi da "cartoon" ed oggetti della quotidianità ricreati con un suggestivo senso del "design", e buona parte di questi sono pensati per un utilizzo pratico, e dotati di parti in movimento e luci e in qualche caso perfino di accessori...Lionello, l'ospite/artista è un personaggio "sui generis", un po' gnomo maligno, un po' fricchettone, un po' orso, un po' istrione. Ti accompagna e ti guida in questa visita, ti introduce alle sue fantasìe, all'idea che sta all'origine del suo lavoro, ai progetti che ha in corso ed agli sviluppi ancora da realizzare, alle persone con cui collabora e scambia idee. Il tutto servito con l'entusiasmo e la passione di chi ha reinventato se stesso, oltre agli oggetti di ricupero che utilizza. Ci salutiamo, alla fine della visita, come gli amici ormai ventennali che siamo, non prima di aver reso visita ai gatti che signorilmente dormono e ci ignorano.