Biografia

Fabio Tasso è da sempre interessato ai legami topologici tra corpo e spazio, pieno e vuoto, superficie e materia. Con un macchinario autoprodotto utilizzando componenti di recupero, riesce ad avvolgere oggetti con una membrana artificiale. I risultati che così ottiene sono dei corpi perfetti perché assemblati secondo le leggi naturali di aggregazione, gravità e di compressione. Le sue sculture cercano l'anonimato e l'universale: non hanno niente che venga da lui se non l'idea del processo. L'unica azione che svolge, è quella di convertire lo stato della materia, da effimero a permanente, tramite il processo di formatura. Le sue sculture non cercano un significato, ma uno stato poetico archetipico dove il significante - la forma - diventa autonomamente simbolo. Le sue opere, per questo, non hanno titoli ma codici di catalogazione che contengono informazioni riguardo materiale, dimensioni, anno.