Biografia

Laira Mangaluco nata a Milano il 16 gennaio 1979.Laira Mangaluco nata a Milano il 16 gennaio 1979.
L'approccio al mondo dell'arte ha avuto inizio dai miei primi anni di vita ho sempre amato e trovato ispirazione da tutto quello che la natura mi offriva, dalle materie grezze al vissuto di coloro che mi circondavano facendomi conoscere il mondo delle diverse emozioni.
Da fanciulla difficilmente trovavo stimolo di gioco nello scenario collettivo, bambole e barbie non facevano per me!, al contrario chiedevo riproduzioni di scheletri umani, giochi in materie gommose e i boglins.
Tutto quello che vivevo e scoprivo ho sempre provato a renderlo materico. In seguito ho frequentato l'ambito scolastico ma dopo pochi anni il mio spirito libero ha prevalso, sentivo sempre più il bisogno di stimoli esterni e da quel momento in poi ho iniziato un percorso da autodidatta attraverso la sperimentazione di materiali plastici con tecniche migliorate nel tempo.
Circa tre anni fa ho iniziato un percorso attraverso la riproduzione di neonati prematuri e la creazione di creature, grazie a quest’ultima ho avuto la possibilità di affinare la mia tecnica scultorea che si affaccia al mondo dell'iperrealismo, invece attraverso il rifacimento di neonati ho potuto perfezionare le tecniche di stampaggio.
Grazie alla mia caparbietà nel voler riuscire a catturare tutte le risorse che ogni materia poteva donarmi, ho approfondito lo studio per la realizzazione di stampi, riuscendo a creare le mie opere finali in silicone attraverso un'unica colata senza dover sezionare i modelli in più parti.
Dopo diverse sperimentazioni sono giunta alla conclusione che il silicone sia un materiale capace di rendere le mie sculture più realistiche sia visivamente che al tatto.
Se dovessi indicarvi un qualcosa di preciso dal quale prendo ispirazione per creare le mie opere non saprei rispondervi, posso dirvi però che ho sempre amato tutto ciò che non rientra nell’ordinario più è atipico, deforme e insolito e maggiormente è fonte di ispirazione, e tutto questo lo trovo nelle forme animali più rare.
Realizzo ogni creatura cercando di trasferire loro un’essenza, frutto del mio immaginario, una sorta di linfa vitale che li anima e allo stesso tempo alimenta, partendo dal presupposto che considero il genere umano fonte di nutrimento per creature di natura aliena.
Ad oggi il mio lavoro consiste nel creare creature frutto della mia fantasia di genere realistico, ciò che è sempre stata la mia più grande passione e orgogliosamente divenuta la mia attività lavorativa, senza però precludermi la possibilità di sperimentare e migliorare giorno dopo giorno anche attraverso il confronto con opere di altri artisti.