Biografia
MATIAS ABEL PERA
Lo spazio espositivo utilizzato da Matias Abel Pera vuole rappresentare il tempo attraverso differenti tecniche, dove si intersecano incessantemente l'istante della fotografia, il gesto e l'istinto della pittura e l'introspezione del segno più puro dell'acquerello o della natura stessa.
L’elemento narrativo si muove secondo modalità flessibili, in quanto la reciproca dipendenza tra le opere, vuole portare lo spettatore ad entrare in contatto talvolta con l'azione istintiva e talvolta con l'osservazione diretta ed analisi più profonda della sua interiorità.
Ciò che si trova nello spazio non è chiaramente definito; ciò che è presente invoca ciò che è assente.
Le immagini sono trasposte in fotografie, dipinti, ed acquerelli o composizioni di erbe perenni, raggruppati in forma di assemblaggi in relazione allo spazio architettonico in cui sono ubicate.
La sua ricerca nasce dal mondo del bonsai, il quale insegna l’unione della natura con l’arte e l’armonia delle forme, sperimenta e ricerca questa unione nelle sue creazioni. La sua ricerca mira a estrapolare l’essenziale per dare valore al “vuoto” che completa l’opera, e facendo soffermare l’osservatore ai dettagli della natura, quasi fosse un viaggio introspettivo.