Biografia


(...)L’artista compie una sorta di processo di trasfigurazione in cui il dato reale è ancora presente ma celato nel mistero della trasformazione in atto, pronto però a rivelarsi come essenza. La pittura, affrancata dalle apparenze del dato descrittivo non ha altro interesse che significare se stessa nell’esplicazione del gesto, nel sostanziamento cromatico e nella valorizzazione, anche tattile, di una materia sensibile; la quale è costituita da alte paste pittoriche ma anche da inserti extra-artistici estratti dalla sfera del quotidiano.
La gamma cromatica privilegia toni caldi, a volte rugginosi e sofferti, che si dispiegano sul supporto nell’attesa di farsi attraversare da lame di luce perentorie e fulminee, espressivamente convincenti e piene di significato.(...)
Franco Migliaccio