Interviews, Italy, Firenze, 10 February 2014
http://www.m-mag.it/numero-2/emma-grosbois.html

L: Com’è nata l'idea di questo progetto?

E: Già da tempo riflettevo sull’uso dell’immagine. L’incontro con un mendicante dietro casa mia, che portava sempre al collo un’icona sacra, mi ha fatto venire l'idea di questo progetto. A Firenze i mendicanti sono numerosi e ovunque. Nel centro turisti e mendicanti sono come le due facce della stessa moneta: la ricchezza. Ero colpita da queste presenze. Nella città i mendicanti sono poco graditi e volevo dar loro spazio usando i codici iconografici religiosi in modo da "cambiare" lo sguardo. Mi sembrava che ci fosse un collegamento, una tensione, tra il mendicante e l'icona che esso portava addosso. Ciò produceva senso per la persona che osserva, la quale diventa soggetta a donare l'elemosina.
Volevo toccare questi confini morali del mendicare, dell’immagine religiosa e dei suoi codici.

(...)

L: "Santa Elemosina" è la prima parte di un progetto a cui stai continuando a lavorare e che hai intitolato "Usage d'image": in che cosa consiste?

E: Consiste nel trovare immagini che sono tracce della vita di chi le usa e del suo mondo. In questi casi mi pare lampante che l'immaginazione si mischia intimamente con il nostro modo di organizzare la realtà. Cerco dei cammini, per evidenziare che anche se siamo circondati da immagini, esse vengono usate in modi precisi e spesso rituali.

Comments 0

Say something

You must login or Sign Up to write a comment Join