La mostra Il Trionfo del sé sarà inaugurata il prossimo 26 giugno 2014 nei suggestivi spazi dell’Art Gallery Coronari 111 in Via dei Coronari, 111 a Roma nei pressi di Piazza Navona.
L’esposizione, aperta fino al 3 luglio 2014 attraverso 20 dipinti su tela e alcune opere realizzate su carta da pacco e carta assorbente per incisioni, selezionate tra quelle realizzate tra il 2013 e il 2014, fa emergere tutta la forza descrittiva del suo orizzonte visivo-creativo in cui il passato è recuperato attraverso il presente mediante un linguaggio originale dove traspaiono cenni all’arte metafisica e déco rivisitati in modo personale, raffigurando spesso l’immagine della donna. La donna nella sua femminilità che racchiude all’unisono eleganza e sensualità, diventa nella pittura di Francesco Donadei il centro da cui tutto ha inizio e cui tutto tende per quello che riguarda le emozioni tra gioia e desiderio, malinconia e seduzione. Le figure femminili di Donadei sono senza un volto preciso e definito e questo le rende eterne come divinità, ma anche donne comuni, seducenti nella loro grazia e bellezza che non ha tempo. Le figure femminili, siano esse donne immaginate o reali nei loro gesti e atteggiamenti, sono partecipi di quanto accade intorno, come attrici di una scena che le vede sempre in prima linea, sicure di sé. Ed è questa sicurezza, riportata nel titolo della mostra, a sintetizzare tutta la forza che affiora dai dipinti in cui emerge il senso della rinascita e speranza nel raggiungimento di tale sicurezza interiore che prosegue nel tempo.
In Emozione la figura nel suo elevarsi impetuoso suggerisce l’armonia tra sé e il creato in una sorta di vittoria del rapporto con la realtà a lei circostante; Ritorno all’estate racchiude l’entusiasmo di essere tornati alla vita come una rinascita dopo un periodo di torpore. Nell’immagine del dipinto Il piacere la donna abbraccia completamente il violoncello diventando un solo corpo e la sicurezza del sé nasce dal piacere sessuale e dalla gioia di questo incontro tra lei (che è come l’anima) e la musica.
I dipinti “Identità” di cui qui in mostra si possono ammirare alcuni esempi di grande forza descrittiva - con al centro la figura del cerchio - si orientano nella ricerca della presa di consapevolezza da parte di un oggetto o forma nel relazionarsi tra spazio e tempo. La presenza del cerchio, quale immagine perfetta in cui inizio e fine coincidono, diventa un luogo privilegiato dove mettersi all’ascolto del sé per ritrovare sentimenti sopiti o dimenticati, qui recuperati.
Attraverso l’energia del colore egli esalta ogni gesto, azione delle sue figure, ma anche gli ambienti e gli spazi ad esse circostanti. Tonalità vive talora contrastanti tra loro, accostate funzionano a meraviglia creando armonie “visive e sonore”, piacevoli per l’occhio e la mente.
Ogni opera è attraversata da una luce particolare: luce terrena, luce divina, proprio come il simbolo dell’aurea che cinge la testa delle sue figure ad indicare il loro essere carnali e spirituali, donne terrene e divine, uniche.
Le opere esposte catturano e affascinano per la capacità di Francesco Donadei di restituire stati d’animo positivi, densi di poesia che invitano all'ascolto interiore ed esteriore. Le sue protagoniste femminili inserite entro scenografie dipinte di luoghi reali e immaginari, incantano e sorprendono in particolare per quella presenza “glamour” che traspare negli atteggiamenti e nelle pose delle figure, regalando le emozioni della vita, proprio come il colore che, con la sua energia, tiene unito ogni elemento del dipinto, esaltandone forma e contenuto.
Comments 1
Say something