Critical texts, Italy, Napoli, 10 September 2008
La scoperta dell’arte visuale proposta dall’amico Carlo De Rosa è stata per me una sorpresa di forte impatto emotivo.
Oltre al sapiente e personale accostamento di colori, le sue opere inducono a profonde riflessioni: sulla vita, sul suo divenire, sull’Universo, sull’energia, sull’infinità.
Per interpretare al meglio la sapienza che risalta dagli accostamenti di colori, le implicazioni psicologiche che i colori esprimono e gli intrinseci, reconditi e profondi significati delle sue opere pittoriche, bisogna essere dotati di una sensibilità che sappia cogliere l’energia dell’idea, la profondità di astrazioni che formano pian piano la realtà, la voglia di conoscere l’inconoscibile.
Aver subito compreso le finalità e l’intima espressività di un artista come Carlo De Rosa, è stato un gran compiacimento. Mi considero da oltre trenta anni un poeta dell’interiorità, tanto interiori e riservati i miei scritti, conosciuti da poche persone, perlopiù miei familiari, fino a pochi mesi fa. L’aver riconosciuto in Carlo, oltre che un valente artista, una persona di non comune sensibilità, mi ha convinto a far uscire dall’ambito familiare, le mie composizioni, proponendogliele.
Con la speranza di un buon giudizio da parte di una persona, per la quale nutro una stima smisurata, una particolare stima che può esistere solo se s’incontrano anime amiche e affini.
Il giudizio positivo che ho ricevuto è stata una grande soddisfazione. Grandissima è stata, invece, quella che ho provato, quando Carlo ha usato alcune mie composizioni e realizzato opere pittoriche, per esprimere l’interiorità dello scritto.
Due espressioni artistiche, due energie interiori, unite in un’unica energia elevata al quadrato.
Per questo, dedico la mia ultima realizzazione, in ordine di tempo: “L’arte amicizia”, a Carlo De Rosa, amico caro e sincero e artista dalla creatività unica.
Oltre al sapiente e personale accostamento di colori, le sue opere inducono a profonde riflessioni: sulla vita, sul suo divenire, sull’Universo, sull’energia, sull’infinità.
Per interpretare al meglio la sapienza che risalta dagli accostamenti di colori, le implicazioni psicologiche che i colori esprimono e gli intrinseci, reconditi e profondi significati delle sue opere pittoriche, bisogna essere dotati di una sensibilità che sappia cogliere l’energia dell’idea, la profondità di astrazioni che formano pian piano la realtà, la voglia di conoscere l’inconoscibile.
Aver subito compreso le finalità e l’intima espressività di un artista come Carlo De Rosa, è stato un gran compiacimento. Mi considero da oltre trenta anni un poeta dell’interiorità, tanto interiori e riservati i miei scritti, conosciuti da poche persone, perlopiù miei familiari, fino a pochi mesi fa. L’aver riconosciuto in Carlo, oltre che un valente artista, una persona di non comune sensibilità, mi ha convinto a far uscire dall’ambito familiare, le mie composizioni, proponendogliele.
Con la speranza di un buon giudizio da parte di una persona, per la quale nutro una stima smisurata, una particolare stima che può esistere solo se s’incontrano anime amiche e affini.
Il giudizio positivo che ho ricevuto è stata una grande soddisfazione. Grandissima è stata, invece, quella che ho provato, quando Carlo ha usato alcune mie composizioni e realizzato opere pittoriche, per esprimere l’interiorità dello scritto.
Due espressioni artistiche, due energie interiori, unite in un’unica energia elevata al quadrato.
Per questo, dedico la mia ultima realizzazione, in ordine di tempo: “L’arte amicizia”, a Carlo De Rosa, amico caro e sincero e artista dalla creatività unica.
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