CONFRONTIAMOCI… IO NON L’HO FATTO A TEMPO DOVUTO E LA COSA MI È QUASI COSTATO UNA QUERELA!
05 March 2013
… Da qualche settimana, all’interno del mio account, ho pubblicato un blog sul concetto di coreuticità, sostenuto inizialmente dal critico Gabriele Romeo, che può esser tradotto in termini più semplici e leggibili con un’unica parola: CONFRONTO. Ho avuto diversi riscontri da diversi utenti di Celeste, che hanno appoggiato e sposato in pieno la causa, purtroppo, ho tradito la loro fiducia, venendo meno io per primo al “movimento conviviale-confrontuale” tanto pubblicizzato nel seguente evento (http://premioceleste.it/ita_artista_news/idu:61218/idn:19149/#19149).

Mi riferisco a quanto ho scritto in relazione al bando (http://www.premioceleste.it/index.php?p=artista_news&l=ita&idu=53521&idn=19351) pubblicato dalla dott.ssa Deborah Petroni all’interno di Celeste. I miei commenti pesanti, nonché i modi e i termini inopportuni, hanno inficiato in qualche modo negativamente nei confronti della stessa dott.ssa e dell’organizzazione Wikiarte, da lei rappresentata. Preso dall’impulso iniziale di protesta per un bando dai termini eccessivamente svantaggiosi per noi artisti (in quanto a costi di iscrizioni esosi, modalità bislacche, meccanismo inconcepibile dello stesso), ho dato sfogo a terminologie poco conviviali venendo meno, ahimè, al concetto di confronto tanto disperatamente millantato finora. Per la serie: nessuno scampa agli errori. Io ci sono cascato con tutti i piedi. E pertanto, me ne assumo tutte le responsabilità.
Ciò non toglie che: io avessi ragione, anche se solo in parte. Ma solo dopo il dovuto confronto – avvenuto, purtroppo, solo in un secondo momento – con la dott.ssa Petroni, si è giunti alla conclusione che ci sia stato un “misunderstanding” di fondo: (lascio che siano le parole della stessa dott.ssa a spiegare quello, che alla fine, si è rivelato essere un equivoco esclusivamente dipeso dalla stesura poco chiara del bando stesso)

“Non pensi che non ho contato fino 1000 prima di rispondere, ma abbiamo pagato in passato anche noi la ns impulsività, come dice lei l importanza è imparare sempre qualcosa, come noi nella comunicazione che grazie al suo intervento cerceremo in un futuro di rendere più chiara possibile.
tutti fanno crescere anche gli interventi apparentemente negativi”

Un bando scritto in maniera poco chiara e poco comprensibile ha scaturito un botta e risposta accesi tra più utenti (tra cui io) che ha rischiato davvero serie conseguenze, rientrate per fortuna nell’attimo in cui a faillance fatte notare all’interno del bando in incongruenza con le parole rilasciate nei commenti e nei messaggi privati dalla dott.ssa Petroni, a nome dell’organizzazione Wikiarte, sono state fatte giuste rettifiche dalla dott.ssa, che hanno denotato e scatenato il grande equivoco. L’importante è esserne venuti a capo. E solo col confronto (anche se solo in secondo momento).

Perché vi dico questo: per ribadire quanto sia importante il confronto. E mi rivolgo a chi crede che non sia utile a nessuno. Si rischia di fare figure di m***a e nonostante si pretenda una possibile e assodata ragione se ne ricava solo del torto marcio. E come fai a difenderti, in quel caso, anche se sei consapevole di asserire del giusto, ma hai sbagliato i modi?! Avessi chiarito prima di esplodere, si sarebbe volentieri evitato il seguito spiacevole per tutti.

A mia difesa posso solo dire, anche se non so a questo punto a quanto possa servire, di aver segnalato un bando (non volutamente) errato non in concetti quanto nella forma scritta poco chiara. E sensibilizzando (seppur con le maniere forti) un’attenzione maggiore da parte di curatori e/o galleristi che propongono questi bandi, e spingendoli, nel mio piccolo, a essere più attenti e oculati nelle parole e nei termini utilizzati all’interno dei bandi stessi, a volte veri trattati sibillini e qualche volta di incerta interpretazione, al fine di evitare incresciosi equivoci che non giovano a nessuno.

Spero che quest’episodio possa servire da esempio (credetemi, ne avrei fatto volentieri a meno!) per smuovere un attimo le coscienze altrui e farvi riflettere seriamente sulla necessità del confronto tra persone.

Quest’oggi, prima che succedesse tutto il trambusto virtuale, stavo per rilasciare il seguente commento all’interno dell’altro blog (che ho accennato più su):

<>

Riconfermo tutto, all’interno di questo nuovo blog, parola per parola e rinnovo l’invito, rispondendo io per primo: cospargendomi il capo di cenere, faccio ammenda degli errori e sottoscrivo: senza confronto non c’è scampo, non c’è rispetto, non c’è civiltà.

E voi? Che ne pensate? CONFRONTIAMOCI!!!
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Comments 46

Adi
11 years ago
Adi Artist
Io penso che una totale perdita di tempo in cui ha scoperto che l'interessato intende per riempirsi le tasche prima con la scusa di dare la possibilità all'artista. Accade troppo in questi giorni. Dimmi con parole tue, la quale promotore di arti sono gentili? Sono relative ad uno, al momento, il rapporto è ancora troppo giovane per rivelare i fatti. Abbiamo tutti la nostra parte nel miglior modo possibile. Ma quando il gioco sleale troppo, si ottiene sensibili a quello che sembrano e possono leggere come un libro. Questi sono solo un bene per i pomodori marci.
MATTEO  GUARISO
11 years ago
Ciao Erin, come stai?
Marta Fiorentini
11 years ago
mi spiace Edo, in effetti nn è stato un bel gesto, penso che il confronto equivalga a un dialogo
Giulio ne so quanto te ma credo che sarebbe giusto confrontarsi senza paura di essere bannati
almeno tra noi possiamo farlo
ad esempio chi partecipa a mostre e collettive può parlare delle proprie esperienze
da parte mia al momento nn mi sento di partecipare a nulla per motivi miei quindi nn posso valutare la serietà delle occasioni che si presentano, ma penso che portare le proprie esperienze possa essere utile a tutti noi
nn solo esperienze di mostre varie
anche di eventuali esperienze di gruppi ad esempio
giulio micheletti
11 years ago
Non so se è possibile non so nulla in materia con il comptuer sto a livelli primordiali,si potrebbe creare un nostro sito dove non rischieremmo di essere censurati e scambiarci con estrama libertà tutti i nostri pensieri e commenti anche sui lavori.
Flavio Casciotti
11 years ago
Ciao Erin, ho letto quanto da te esposto e penso che il confronto tra persone sia lo scontro tra diversi modi di esistere e concepire il mondo, quindi non c'è niente di più utile per allargare le proprie consapevolezze. E' per questo che cerco sempre di accompagnare le mie opere con degli scritti
Gianfranco ferlazzo
11 years ago
...Forse il passaparola sarebbe la soluzione ideale (Per ora almeno :))).Poi un altra cosa e concludo:bisogna cercare di capire i "meccanismi" che fanno "muovere" le persone,davvero ....Perchè questi blog sono "irrisolti" secondo me(Anche se abbraccio davvero uno per uno chi ha partecipato e per i suoi straordinari contributi )...Invito tutti a riflettere sulla questione del "Confronto" ponendosi sempre in mente questo fattore ,che è la chiave di volta per carpire i "meccanismi di risposta" e cioè, detta in sintesi, è che deve esserci una ESIGENZA al confronto....A molti manca purtroppo e bisogna creargli la possibilità di esigerla:))))...
Gianfranco ferlazzo
11 years ago
...Il rimedio sarebbe l'invito su messaggio ma ,francamente, non mi và più molto di rompere le scatole alla gente con un "messaggio d'invito al mio Blog":ho comunque visto che ,giustamente, c'è anche chi non ha tempo o non nè ha voglia etc....Oppure il passaparola che sulla "Rete " funziona bene....
Gianfranco ferlazzo
11 years ago
C'è un pò di tutto all'interno della loro "condizione" di "assisi" : un pò di autismo ,un pò di nichilismo etc....Ah,dimenticavo ,anche molto "menefreghismo":))))...Ora questi soggetti non verranno mai ha leggere un blog e quantomeno su invito:))).......Scartati questi, rimarrebbe da capire come si possa "confrontarci" DEGNAMENTE se il VERO PROBLEMA stà nella mancata diffusione del blog per questioni di NOTIFICA INESISTENTE....
Gianfranco ferlazzo
11 years ago
C'è anche un altra variabile negativa al teorema del "confronto":))) ed è quella di una sorta di "individualismo/egoismo di categoria" -Che è ,devo dire, quasi leggendario:)))-Ora prova ha estendere questo concetto: è cosa nota che una serie di fattori di imponderabile origine :))) portano diversi "artisti" a incurvarsi nel proprio "ego"-proprio quello di cui parlava Erin- dimodochè è impossibile "stanarli" dal proprio autoriferenzialità:)))) ...
Gianfranco ferlazzo
11 years ago
Ecco forse spiegato,ma solo in parte,la "latitanza" di soggetti profilati sul Celeste network nei Blog che abbiamo aperto:))).Ma non è tutto:esistono poi dei fattori che sono proprio insiti nella pscologia di ognuno e che non stò qui a sindacare,perchè, è evidente, non tutti sono portati ad una comunicazione di questo tipo....
Gianfranco ferlazzo
11 years ago
....Non avendo la benedetta "notifica" e non potendo inviare tremila messaggi :)) devi fare un pò "un fai te",aiutandoti magari con le persone che sono on -line in quel momento o amici di vecchia data etc,etc..Con il risultato che le possibilità di "diffusione pubblica" di un blog sul Celeste,se non col passaparola ,siano piuttosto risicate ed il tutto poi funzioni in una "coralità" piuttosto relativa:)))....
Gianfranco ferlazzo
11 years ago
Eccomi.Parliamo di questo CONFRONTO: è quasi da un paio di settimane che ho aperto due Blogs sul Celeste.Il primo è più" introspettivo",il secondo più "prepositivo":)))Ora: devo ammettere che la questione del "confronto" è piuttosto complessa.Per primo ho notato una "menomazione":)) proprio nell'appertura dei blogs,nella strumentazione primaria direi ; cioè che la notifica non arriva hai contatti(!!!) come qualunque opera inserita o evento.Quindi, già in partenza ,le possibilità di "lettura" del blog appaiono piuttosto limitate.( Mi chiedo davvero perchè il celeste network non ha inserito la notifica.... )
ALF
11 years ago
ALF Artist
Sinceramente solo ora leggo di questo spiacevole inconveniente, ma sono convinta che un dialogo corretto possa sempre essere di grande aiuto e non solo in campo artistico !Spontaneita' e Correttezza servono SEMPRE !
Marta Fiorentini
11 years ago
molto interesante
Erin Polla
11 years ago
Erin Polla Artist
Erin Polla
11 years ago
Erin Polla Artist
È proprio un peccato che queste realtà se ne restino circoscritte nel loro luogo di nascita e sviluppo. Non dico che debbano estendersi in scala mondiale, ma quanto meno una pagina su Celeste potrebbe essere anzitutto una buona visibilità per loro e per il loro operato, secondo, poi, servirebbero da testimonianza che non tutto quello che sta dietro l’arte è da cestinare. Ma che, anzi, c’è tutto un mondo da riscoprire e rivalutare. (...)
Erin Polla
11 years ago
Erin Polla Artist
(...) Per esempio, Stefano, il tuo circolo (mi sono corretto, poiché primo l’ho definito associazione, e sono due cose distinte e separate. E poi mi sembra giusto chiamare le cose con il loro nome esatto e non generalizzare) non ce l’ha una pagina su Celeste, giusto?! Perché no?! Vedi, per esempio, la Galleria ARTEMENTE che inaugurerà al pubblico questo sabato, 9 marzo, a Jesolo (peraltro mi faccio portavoce indiretto, in quanto conosco i ragazzi che l’hanno messa su, e invito tutti all’inaugurazione; ci sarò pure io e sarebbe bello scambiare due chiacchiere vis-à-vis). Loro tecnicamente sono un Gruppo di Artisti. Ecco hanno approfittato della visibilità di Celeste per sponsorizzare la loro attività e mostrare una realtà diversa . Perché non farlo anche con il tuo circolo?
Marta Fiorentini
11 years ago
parlando con la gente ho notato che ci sono diverse realtà di gente che si riunisce in gruppi o circoli di gente che creano
queste realtà esistono
nn si manifestano qui ma so che esistono
magari nn si tratta di un movimento artistico ampio ma si tratta di piccole realtà
quello che manca ora in questi blog è la partecipazione di queste realtà
ringraziamo Stefano che ha portato il suo esempio
e nn vedo ancora curatori e galleristi che manifestano il loro punto di vista e, perchè no, consigli
Erin Polla
11 years ago
Erin Polla Artist
C'E' UN BISOGNO DISPERATO DI CHIAREZZA CARA MARTA!!! E ADESSO CI VUOLE, DI CONFRONTO! INTERAGENDO VENGONO FUORI IDEE, PENSIERI, OPINIONI. MI PIACE TUTTO QUESTO MOVIMENTO. NON E' COSI' DIFFICILE, MI VERREBBE DA DIRE A CHI ANCORA E' TITUBANTE A RIGUARDO NELL'ESPORSI. NO?!
Erin Polla
11 years ago
Erin Polla Artist
Caro Stefano, non piace neanche a me il termine SELEZIONE (nonostante sembri che io lo caldeggi apertamente), ma quando dici: "Molti si sentono “più artisti” degli altri ed in più di un’occasione hanno chiesto di estromettere quelli considerati “meno capaci”. Questo secondo me, prima dei critici e dei galleristi uccide l’Arte, l’egocentrismo e la presunzione, normali entro certi limiti ma patologici quando eccessivi; alimentano il meccanismo perverso della corsa al primo posto, quasi una continuazione di quella iniziata da spermatozoi." è in questo caso che io farei intervenire la "selezione". Ma per questioni di quieto vivere! E non sto parlando di belli e brutti (in molti casi è palese, la differenziazione, anche in questi termini). (...)
Erin Polla
11 years ago
Erin Polla Artist
(...)Ma, di saccenti presuntuosi egoriferiti, che credono l'Arte sia solo la loro, e che solo loro ne siano in grado di farne della buona. Il resto, per loro, sarebbero addirittura da non essere considerati nemmeno. Ecco, se non "fermiamo" questi soggettoni presuntuosi, che non sempre a ragione sono i più bravi, stilisticamente parlando, anzi di loro solo il 10% potrebbe arrogarsi - e comunque non li giustificherebbe lo stesso - il diritto di "egoreferenzialità", saranno loro per primi che contribuiranno a portare l'Arte verso la sua estinzione definitiva. Poi ognuno ha diritto all'espressione artistica più totale della propria anima... che sia fatto con umiltà e rispetto (prerogative sempre più difficili da trovare e ancor più insieme contemporaneamente).(...)
Erin Polla
11 years ago
Erin Polla Artist
(...) Ed ecco che forse si potrebbe tornare a ragionare. Ma lì si andrebbe a intaccare il sistema intero. E lo hai detto tu: "tutto nasce dalla voglie di essere i “primi” e non dalla voglia di sentirsi parte di un gruppo o “uno dei tanti” e non per unica colpa di galleristi e critici." Ci vogliono stare, e a ogni costo. (La politica del nostro paese, e i suoi amministranti, insegnano!!!). Per fortuna che persistono ancora delle belle realtà come l'associazione di cui fai parte tu. E a tal proposito: esiste un sito, un qualcosa che ne illustri le peculiarità? Personalmente sono incuriosito. E potrebbe interessare anche ad altri. Giusto a titolo informativo, mi piacerebbe saperne di più.
Marta Fiorentini
11 years ago
sta di fatto che se nascono questi blog con questi interrogativi è evidente che c'è bisogno
di chiarezza
di confronto
di amicizia (nn contatto)
Marta Fiorentini
11 years ago
uore, nn saranno dei grandi artisti ma ci mettono tutta la loro passione, ed io mi metto tra quelli, creare è anche questo, sta di fatto che gli interventi di tutti sono ben accetti, dagli artisti ai curatori ai galleristi perchè cmq noto una grande desiderio di chiarezza
Marta Fiorentini
11 years ago
sono d'accordo sul fatto che nn sia giusto che vengano date possibilità a chi paga, cosa che fa veramente una grande tristezza, e nulla a chi vale ma nn ha possibilità economiche, ma nn è neppure giusto parlare di selezione naturale, ci sono davvero tante persone che creano con
Marta Fiorentini
11 years ago
quelli che con umiltà interagiscono con tutti, nn solo con curatori e artisti al loro livello, quelli che sanno di essere dei piccoli creatori ma amano tanto ciò che fanno e con amore guardano ciò che fanno gli altri senza invidia, senza dilungarmi in esempi vari, c'è di tutto
Marta Fiorentini
11 years ago
La gente è varia ed è giusto così, su Celeste ci sono persone davvero brave ma il bello, secondo me, è che c'è posto per tutti, per tutti coloro che hanno voglia di creare ed interagire con gli altri
poi, come nel circolo di Paul e in tutti i circoli e gruppi ci sono quelli che, in parole povere, se la tirano, quelli che attendono solo di essere notati da qualche curatore,
Paul De Haan
11 years ago
Paul De Haan Artist
Vorrei intervenire con un’esperienza personale: faccio parte di un circolo artistico operante, sul territorio in cui vivo, dal 1984, ed al quale mi sono iscritto nel 2007. Ho sempre considerato un onore far parte di un gruppo di persone diverse da me per età ( si va dai venti ai settanta anni ) ed attività ( scultori, disegnatori, pittori, figurativi, informali, astrattisti etc etc ).
Paul De Haan
11 years ago
Paul De Haan Artist
Con questo circolo organizziamo soprattutto mostre all’aperto e pur essendo trascorsi pochi anni sono felice della mia crescita personale sia dal punto di vista creativo e tecnico sia dal punto di vista umano. Per far funzionare bene un circolo è necessario che ogni iscritto si senta parte di qualcosa di importante indipendentemente da lui, è necessario che ogni iscritto si adoperi per ridurre i costi organizzativi mettendo a disposizione del gruppo le proprie capacità ( allestimenti, grafica, cura delle pubblicazioni, pubblicità etc ),
Paul De Haan
11 years ago
Paul De Haan Artist
in quello a cui sono iscritto, su cinquanta solo una decina si attiva e prende parte alla creazione delle diverse attività, gli altri considerano il circolo un’ ”agenzia di servizi”, pago = pretendo, confrontano le quote con quelle delle altre associazioni che affittano solo spazi, senza capire la differenza tra soldi che finiscono nelle tasche di uno e soldi raccolti da utilizzare per tutti. Molti si sentono “più artisti” degli altri ed in più di un’occasione hanno chiesto di estromettere quelli considerati “meno capaci”. Questo secondo me, prima dei critici e dei galleristi uccide l’Arte, l’egocentrismo e la presunzione, normali entro certi limiti ma patologici quando eccessivi; alimentano il meccanismo perverso della corsa al primo posto, quasi una continuazione di quella iniziata da spermatozoi.
Paul De Haan
11 years ago
Paul De Haan Artist
Pur avendo partecipato ad alcune mostre collettive e concorsi, nessuno mi ha mai puntato una pistola alla testa per partecipare e non ho mai partecipato se ritenevo la cifra inaccessibile o inaccettabile anche se accessibile. Quindi se nessuno accettasse di pagare cifre eccessive forse la qualità riprenderebbe il suo posto usurpato dalla disponibilità economica, però, ribadisco, tutto nasce dalla voglie di essere i “primi” e non dalla voglia di sentirsi parte di un gruppo o “uno dei tanti” e non per unica colpa di galleristi e critici.
Paul De Haan
11 years ago
Paul De Haan Artist
Tremo quando sento parlare di SELEZIONE: messa sul piano faunistico, è come se dovessimo decidere quali animali hanno il diritto di esistere, solo quelli belli? Solo quelli non aggressivi? In realtà la vita prolifera dove è maggiore la biodiversità. L’Arte ha più possibilità di rimanere viva se a tutti gli esseri viventi Artisti è consentito di esprimersi liberamente senza preconcetti . Quanti esempi ci ha consegnato la Storia di artisti considerati nullità quando erano in vita e rivalutati decenni se non secoli dopo? Ognuno di noi dovrebbe preoccuparsi solo di lavorare e crescere artisticamente ed umanamente, fare tesoro delle critiche e degli scambi di opinioni, quindi anche Premioceleste, può essere considerato un bellissimo Bioparco Artistico.
giulio micheletti
11 years ago
Io mi sono iscritto a celeste per conoscere altri come me,persone che si dilttano con passione ad esprimere le proprie idee creando,credo che il confronto tra noi stessi sia necessario altrimenti non vedo neanche il motivo perchè stiamo qui a parlare.
Penso che nessuno di noi creda di diventare famoso esponendo su un sito,per cui il motivo più importante è palesare le nostre sensazioni sincere su un lavoro di un altro,senza essere dei critici,ma gente normale che vedendo qualcosa esprime il suo sentimento come se stessimo in un museo difronte ad un opera di uno sconosciuto e dire la propria semplice visione.
Erin Polla
11 years ago
Erin Polla Artist
E, infatti, cara Marta, abbiamo lo stesso punto di vista. Ci è capitato anche in altri blog di esporci in merito. E di dirci che il famoso salotto virtuale è solo l'inizio, che poi bisogna mettere in concreto i pensieri e le idee e dirsi: bene decidiamo di creare un gruppo (che coinvolga artisti, curatori, critici e tutti gli addetti ai lavori dell'arte), cosa si fa? Si vaglia un progetto. Concreto. Che sia anche pioneristico. Del tipo azzardato ma con cognizione. (Un pò di rischio è quasi d'obbligo). Bene. Istituito il gruppo. Definito il progetto più che valido. Ci si immerge nel mercato. Si inizia a contattare la gente giusta. E tirarci dentro quanti più artisti possibili (andando a selezionare e scindere "quasi darwinianamente" l'arte "dall'immondizia"…. (...)
Erin Polla
11 years ago
Erin Polla Artist
(...)Non chiamatela selezione spietata naturale, ma è d’obbligo un minimo di selezione. Non dico che debba prevalere il più forte, ma con l’immondizia non vai tanto avanti….. e quindi bisognerebbe avere qualcuno, con le palle, ma soprattutto col cervello, e un minimo di buon senso che si assuma la responsabilità e il lavoro sporco di SELEZIONARE). E si iniziano a creare eventi, mostre, concorsi, e tenendo ben presente il cruccio più o meno generale di tutti: ridimensionare i costi esosi. Come si fa? Costruirsi un ponte che porti a qualche aggancio esterno (del tipo: regione, provincia, amministrazioni pubbliche disposte a investire su un progetto concreto e all'apparenza, e poi all'effettivo, proficuo e proiettato nel tempo) potrebbe aiutare.(...)
Erin Polla
11 years ago
Erin Polla Artist
(...) Oppure, e qui la cosa si fa più rischiosa per chi investe, ma dicevo più sopra che il rischio fa parte del gioco, del gruppo creatosi, per intenderci, investire un capitale iniziale (non a mò di mecenati annoiati; esistono diverse soluzione "associazionare", vedi s.r.l. - cooperative - e chi più ne ha più ne metta...) e fare "manovre" (nel senso produttivo, serio e buono del termine) di marketing per costruire, pian piano, un movimento artistico. Il progetto?! Dare più spazio all'artista persona, e quindi la qualità del suo operato, e meno al numero che faccia quantità all'interno di un contesto dove l'importante è esserci e non perché. (...)
Erin Polla
11 years ago
Erin Polla Artist
(...)Vedi, e mi rivolgo a tutti gli altri che leggeranno, Gabriele Romeo, (permettetemi di tirarlo nuovamente in ballo... ma senza di lui, indirettamente, tutto questo scrivere di confronto e via discorrendo non sarebbe proprio esistito) con l'evento creato circa la I° Mostra d'Arte Coreutica, ha gettato le fondamenta per un possibile sviluppo futuro sul concetto di progetto appena delineato da me qualche riga più sopra. Non è un mecenate. Né un pazzo sconsiderato che deve dare un senso concreto alle sue finanze e sperperarle come meglio crede. (...)
Erin Polla
11 years ago
Erin Polla Artist
(...) Ha un progetto in testa, per niente utopico e fine a se stesso, e pian piano lo sta realizzando. Un passo alla volta, blocco dopo blocco, e si costruiscono i grattacieli più alti. Non è così assurdo. E non esiste alcun ragionamento utopico costretto a restare fine a se stesso. Ma i primi a doverci credere (e capisco che dopo una serie di fregature molti i dubbi e perplessità varie non possono fare a meno di porseli) debbono essere gli artisti. Vi chiedo più collaborazione. E partecipazione. Invidie e presunzioni (come sottolineate da Teresa) a parte. Iniziamo a proporre concretamente, chissà che qualcuno non legga e colga la palla al balzo. Progetti?!
Marta Fiorentini
11 years ago
Erin nn ho detto che dobbiamo solo confrontarci tra noi, fra l'altro per confronto nn intendo commentare le nostre creazioni, ma essere un gruppo dove si scambiano le proprie idee, sono stata la prima ad intervenire con " possono accadere disguidi e incomprensioni ma penso che il confronto debba continuare, anzi proprio queste incomprensioni devono spingere artisti e curatori a intervenire con i loro pensieri, e con le loro esperienze, in modo che il confronto sia aperto e chiaro" apprezzo anche molto il tuo modo di riconoscere l'esagerazione e sono d'accordo anche sull'invitare i vari amici a collaborare nella discussione, speriamo in un sano scambio di idee
Teresa Palombini
11 years ago
Mi piacerebbe vedere intorno a me, ed anche su questo network, un po' meno presunzione, un po' meno mascherata invidia, insomma un po' più di naturalezza.
Non ho seguito l'articolato episodio descritto da Erin, ma quello che mi piace tanto è ammettere il proprio errore. Dichiarare di essersi posti in un modo poco corretto è, oltre che molto intelligente, per me degno di molta stima.
Teresa
Teresa Palombini
11 years ago
Credo che il confronto sia in ogni ambito della vita il metodo migliore. Confrontarsi è difficile, presume umiltà, bisogna riuscire a non far prevalere la nostra visione delle cose senza ascoltare l'altro, il che non vuole dire cambiare le nostre opinioni. Certo con l'ascolto delle altrui ragioni le nostre idee si modificheranno, ma nel contempo potranno essere più vive. Non voglio elargire pillole di saggezza tanto meno fare lezioni. ./.
Erin Polla
11 years ago
Erin Polla Artist
Ragazzi, buongiorno, voi avete perfettamente ragione, ma io continuo a battere sul discorso del confronto per tirare in ballo quanta più gente possibile. Forse perché ancora sono convinto - in buona fede - che all'ultimo minuto, al di fuori della nostra cerchia ci sia qualcun altro di nuovo che si unisca e dica la sua.
...Sono di quelli che credono fino all'ultimo briciolo di speranza. Perché diversamente diventa un "piccolo" salottino tra noi che per quanto possa, comunque, servire - a noi stessi (perché niente è vano quando ci si incontra, discute, confronta, appunto), ma rimane fine a se stesso.(...)
Erin Polla
11 years ago
Erin Polla Artist
(...) Possiamo farci tutti i discorsi che più preferite... prendere le opere e commentarle tra di noi, come meglio crediate. Ma terminate le opere, tra una cinquantina di commenti che ci resta?! Lo scambio proficuo tra noi, e nient'altro. Meglio di niente direbbe qualcuno! Piuttosto fate un po' di passaparola (io stanotte ho bombardato di messaggi i miei contatti! Ora sta a loro rispondere). Vediamo se riusciamo a tirarci dentro altra gente...
Marta Fiorentini
11 years ago
sono d'accordo con te Giulio, fondamentale sarebbe parlare di noi, di collaborazione e complicità tra noi
e sarebbe bella anche la trasparenza, anche con i curatori, quelli interessati agli artisti
giulio micheletti
11 years ago
Ci stiamo confrontando, continuare è di vitale importanza,anche se fino adesso non si è parlato molto di quello che effettivamente dovremmo fare,coè il famoso gruppo,anche tra di noi nonè che ci sia molta collaborazione,un commento tra noi ai nostri lavori potrebbe aiutarci a creare una linea di pensiero.
Marta Fiorentini
11 years ago
possono accadere disguidi e incomprensioni ma penso che il confronto debba continuare, anzi proprio queste incomprensioni devono spingere artisti e curatori a intervenire con i loro pensieri, e con le loro esperienze, in modo che il confronto sia aperto e chiaro
Marta

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