Ciao Giuseppe, nel seguire il nostro percorso interiore si creano cose irripetibili , questo e' il compito meraviglioso dell' artista.Complimenti per i tuoi nuovi lavori!!!!!
Purtroppo guardando il tuo lavoro,pur comprendendone l'onestà intellettuale, non riesco a vedere le tue emozioni:diciamo che con questo mezzo stai cercando ancora tu stesso di capirle e di personalizzarle.Manca ancora quella cosa che riesca a farti distinguere a quanti dipingono col tuo stesso modo di operare.
rende benissimo l'idea... il colore intenso e corposo denso come il sangue che si solidifica nel nero oblio di una vita finita in nome di un sentimento puro come un bianco sacrificio...ma che sembra quasi inutile e forse lo è....
Bellissima opera Jo !Sono tutte belle le tue opere , questa in particolare perchè è diversa nella sua prospettiva spazio temporale,ha un respiro più profondo ed i cromatismi sono più dinamici.Fa pensare a nuove evoluzioni sulla tua arte che non penso nasca solo da riflessioni(conprensibili ed encomiabilissime)sul vissuto umano o sul sociale(religioso,politico...)ma principalmente da una appassionata ed istintiva necessità di affermare che le 'immagini'non sono rappresentabili.
Bellissima opera Jo !Sono tutte belle le tue opere , questa in particolare perchè è diversa nella sua prospettiva spazio temporale,ha un respiro più profondo ed i cromatismi sono più dinamici.Fa pensare a nuove evoluzioni sulla tua arte che non penso nasca solo da riflessioni(conprensibili ed encomiabilissime)sul vissuto umano o sul sociale(religioso,politico...)ma principalmente da una appassionata ed istintiva necessità di affermare che le 'immagini'non sono rappresentabili.
quarto messaggio
Certo è, che per quel che mi riguarda, la tua spiegazione mi ha convinto e ha reso estremamente interessante l’opera, che ha decuplicato la forza che già esprimeva, ma che non capivo né da dove provenisse, né a cosa volesse mirare. Un altro ruolo che l’arte CONTEMPORANEA (nella stessa accezione di cui sopra) dovrebbe avere è – in my opinion – quella di muovere le persone: nel dialogo, nella riflessione, nella comunicazione. E il tuo quadro ci è riuscito, come vedi!!!
terzo messaggio
E’… bello (mai una parola è stata usata così a sproposito per descrivere quello che segue) il tuo strazio per quelle morti che hanno colpito tutti gli italiani ed è bello che tu abbia voluto condividerlo con quanti avranno a che fare con la tua opera. Ogni volta che qualcuno poserà lo sguardo sul tuo quadro, quell’urlo si ripeterà, all’infinito. Questa, alla fine, è la magia delle opere d’arte.
secondo messaggio
L'arte contemporanea (intendendo come "contemporaneo" quello che succede oggi, non quello che è successo l'anno scorso) spesso è talmente criptata, ermetica, indecifrabile, che l'assenza di un cenno di spiegazione da parte dell’artista può, in certi casi, annullare l'opera stessa. Questo a mio avviso. Tutto questo preambolo per dirti grazie per il lungo commento!!!
Primo messaggio
Carissimo JO! Da un pezzo a questa parte ho cominciato a pensare che il detto, comune tra gli artisti, secondo il quale "le opere debbano parlare da sole" non sia poi così veritiero; guardo con molto sospetto, quindi, chi ne fa uso, di questo modo di dire.
(da sotto)
Ciò detto ti ringrazio massimo, davvero di cuore, per aver speso parte del tuo tempo a digitare sui tasti pensieri che accompagneranno per sempre il mio lavoro.
Ti ringrazio infine per il voto che hai voluto esprimere.
Un ciao!!
(segue da sotto)
Sulla tecnica:
La mia produzione é prevalentemente gestuale, istintiva, urlante. Il tratto d'azione degli smalti o la spatola che preme, incide, plasma l'olio sono la pari cosa. Nel dipinto troverai, guardando bene, contaminazioni gestuali in tratti. Spatola e olio mi servono per rafforzare in forma astratta, quel messaggio impresso che lo spessore della materia rende visibile agli occhi e leggibile al cuore.(segue sopra)
(segue da sotto)
Ecco. L'opera. KABUL 186. E' il grido di dolore per morti senza senso, seppur nobile o discutibile l'intenzione. E' la testimonianza squarciante di quei morti del 186esimo Reggimento Paracadutisti Folgore vaporizzati in una nuvola sporca da 150 kg di esplosivo e, con loro, ulteriori vittime e feriti tra i civili afgani. Vite spezzate per non salvarsi mai.
(segue sopra)
Allora Massimo, mi siedo e sorseggio con calma un caffé. L'aroma appaga la voglia di averlo preparato ed ora, di gustarlo. Leggo le tue note e lo stimolo che producono mi lusinga. Felice che tu abbia richiamato autorevoli personaggi con i controfiocchi, seppure in tocco fantascientifico, ma lo hai fatto, e ciò mi basta. (segue sopra)
La tua opera mi piace davvero molto, per la sua intensità e anche per la tua nota di accompagnamento che cammina veramente di pari passo con la tua opera, complimenti!!
(segue da sotto)
Ebbene, sono molto indeciso sul da farsi.
Tu come mi convinceresti?
Perché dovrei dare il mio voto ad un'opera che si discosta così tanto dal resto della tua produzione? Cosa c'è che non vedo, nella tua tela?
In che cosa consiste, pittoricamente, il nesso tra opera e titolo? Contestualizzando l'opera con il titolo (KABUL), consegni l'opera a qualcosa di figurativo? E se no, se l'opera è astratta, come collego Kabul con l'opera?
Ciaoooo!
Massimo
Allora, facciamo un giochino, se ti va:
mettiamo che io sia che so, Sgarbi, o Bonami o Gillo Dorfles, insomma uno autorevole con i controfiocchi.
E mettiamo che sia il giurato che può decidere il tuo destino come artista al premio dei premi di pittura interplanetaria. (stiamo andando sul fantascientifico, lo so). (segue sopra)
più che a Kabul penso alla Spagna...alla Spagna Franchista...
comunque di grande sangue versato, dolori sentiti, come se fosse una foto di umani che giacciono esangui.. nel caos dei corpi
solitamente non amo molto l'action painting, forse è un "vocabolario" che ha ormai segnato un poco il passo...ma in questo tuo grumo di asfalto e sangue c'è tanta anima. mi piace. complimenti Jo
Bellissima...lavoro "forte" la trovo una composizione di rossi e di neri(e bianchi) davvero eccellente!al di là dei contenuti comunque interessanti, bravissimo.
Comments 52
Mi piace, hai centrato ancora una volta!
Anche le Forme Astratte devono assomigliare a Qualcosa.
E adesso vado a leggere il tuo commento. Ti tengo d’occhio, in bocca al lupo! Massimo
Certo è, che per quel che mi riguarda, la tua spiegazione mi ha convinto e ha reso estremamente interessante l’opera, che ha decuplicato la forza che già esprimeva, ma che non capivo né da dove provenisse, né a cosa volesse mirare. Un altro ruolo che l’arte CONTEMPORANEA (nella stessa accezione di cui sopra) dovrebbe avere è – in my opinion – quella di muovere le persone: nel dialogo, nella riflessione, nella comunicazione. E il tuo quadro ci è riuscito, come vedi!!!
E’… bello (mai una parola è stata usata così a sproposito per descrivere quello che segue) il tuo strazio per quelle morti che hanno colpito tutti gli italiani ed è bello che tu abbia voluto condividerlo con quanti avranno a che fare con la tua opera. Ogni volta che qualcuno poserà lo sguardo sul tuo quadro, quell’urlo si ripeterà, all’infinito. Questa, alla fine, è la magia delle opere d’arte.
L'arte contemporanea (intendendo come "contemporaneo" quello che succede oggi, non quello che è successo l'anno scorso) spesso è talmente criptata, ermetica, indecifrabile, che l'assenza di un cenno di spiegazione da parte dell’artista può, in certi casi, annullare l'opera stessa. Questo a mio avviso. Tutto questo preambolo per dirti grazie per il lungo commento!!!
Carissimo JO! Da un pezzo a questa parte ho cominciato a pensare che il detto, comune tra gli artisti, secondo il quale "le opere debbano parlare da sole" non sia poi così veritiero; guardo con molto sospetto, quindi, chi ne fa uso, di questo modo di dire.
Ciò detto ti ringrazio massimo, davvero di cuore, per aver speso parte del tuo tempo a digitare sui tasti pensieri che accompagneranno per sempre il mio lavoro.
Ti ringrazio infine per il voto che hai voluto esprimere.
Un ciao!!
Sulla tecnica:
La mia produzione é prevalentemente gestuale, istintiva, urlante. Il tratto d'azione degli smalti o la spatola che preme, incide, plasma l'olio sono la pari cosa. Nel dipinto troverai, guardando bene, contaminazioni gestuali in tratti. Spatola e olio mi servono per rafforzare in forma astratta, quel messaggio impresso che lo spessore della materia rende visibile agli occhi e leggibile al cuore.(segue sopra)
Ecco. L'opera. KABUL 186. E' il grido di dolore per morti senza senso, seppur nobile o discutibile l'intenzione. E' la testimonianza squarciante di quei morti del 186esimo Reggimento Paracadutisti Folgore vaporizzati in una nuvola sporca da 150 kg di esplosivo e, con loro, ulteriori vittime e feriti tra i civili afgani. Vite spezzate per non salvarsi mai.
(segue sopra)
Ebbene, sono molto indeciso sul da farsi.
Tu come mi convinceresti?
Perché dovrei dare il mio voto ad un'opera che si discosta così tanto dal resto della tua produzione? Cosa c'è che non vedo, nella tua tela?
In che cosa consiste, pittoricamente, il nesso tra opera e titolo? Contestualizzando l'opera con il titolo (KABUL), consegni l'opera a qualcosa di figurativo? E se no, se l'opera è astratta, come collego Kabul con l'opera?
Ciaoooo!
Massimo
mettiamo che io sia che so, Sgarbi, o Bonami o Gillo Dorfles, insomma uno autorevole con i controfiocchi.
E mettiamo che sia il giurato che può decidere il tuo destino come artista al premio dei premi di pittura interplanetaria. (stiamo andando sul fantascientifico, lo so). (segue sopra)
comunque di grande sangue versato, dolori sentiti, come se fosse una foto di umani che giacciono esangui.. nel caos dei corpi
complimenti!
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