Meta-physical body /2

Meta-physical body /2

with the usage of the physical body and the endless struggle to attain a non-existing perfection, Sandra D’Angelo produces a series of photos where she captures the idea of tranformation in pre- and post-surgical pictures of people who have undergone aesthetic operations. D’Angelo’s works are true: she uses real pictures of patients before plastic surgery, provided by the world-famous surgeon, who actively participates in this project. She merges physical details and real elements with the icons of a crazy millennium. She blends and transforms ugliness by using different techniques, engravings and clashing colors in shocking compositions which go beyond reality and highlight the aesthetical changes of the new millennium. Just like aliens, just like new prototypes of a canonized beauty, Sandra D’Angelo’s bodies are post-human beings, a new definition of a natural notion.

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Comments 23

arron liu
13 years ago
arron liu Artist
wonderful work!
Mauro Gazzara
13 years ago
Mauro Gazzara Artist
bell'opera brava sandra votata! buona fortuna mauro.
myfavouritecolor
14 years ago
il brutto ed il bello sono relativi e soggettivi. sicuramente colpisce l'armonia della composizione. votato
KYRAHM
14 years ago
KYRAHM Artist
la chirurgia plastica e la body art hanno connessioni incredibili. La ridefinizione del corpo e i suoi canoni..Hai visto Modify? Un documentario meraviglioso. Sento che la scelta degli arti inferiori è connessa al rito di passaggio...
pino spadavecchia
14 years ago
E se tornassimo ad essere solo umani? comunque brava.
Helga Kalversberg
14 years ago
Very good artwork !!
Best regards
Helga
Davide Tedeschini
14 years ago
"Il problema non è mentire, così come la soluzione non è la verità. Il problema è come ci si sente. Siamo quello che di noi vedono gli altri. Anche se sappiamo di essere altro. Ma non potendo descrivere la nostra esistenza, siamo condannati ad accettare le descrizioni degli altri - amici. Quelli che ci riflettono." (Tratto da Beppe Sebaste)
Davide Tedeschini
14 years ago
Domanda: quand’è che una relazione si raffredda e poi muore? Quando sentiamo di non appartenerci perché non riusciamo più ad immaginarci l’un l’altro, ma ci sentiamo altrove. Se l’amicizia può ancora sopportare questa distanza, l’amore di certo non sopravvive al freddo. Finchè non avremo di nuovo bisogno di un altro sguardo che ci lascia esistere, e così via, perché una cosa è certa, aneliamo ad essere guardati, compresi, contenuti. Contenti.
Davide Tedeschini
14 years ago
L'umanitá moltiplicata quanto é singolare: potremmo vedere noi negli altri e forse ci vediamo. Ma quanto ci costa questo riflesso? E se fossimo quello che di noi vedono gli altri quando  sappiamo di essere altro?
angela valentini
14 years ago
Complimenti.........

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