Forse, l’essenza del moderno consisterebbe nell’ossessiva rimozione della morte, quasi come se la sua ombra minacciasse e oscurasse i gesti e le parole dell’uomo, ma si sa, il rimosso ritorna. Sotto quali forme? Certamente come spettacolo, ma soprattutto come elemento costitutivo del quotidiano. La morte non è più l’alterità assoluta. Essa “… ha molte cose da fare …” come dice Nosferatu nell’ultima scena del film di W. Herzog.
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