Noi siamo quello che vediamo.
Photographic diptych,
Pizza-nazi & Pizza-communist.
Dittico fotografico in cui delle pizze nei loro piatti assumono la forma dei due simboli politici ("Svastica" e "Falce e martello") che hanno segnato la storia del '900 e rappresentano, tuttora, una (tragica) polarità con la quale deve fare i conti il pensiero collettivo anche nel presente.
La pizza, piatto semplice e internazionalmente noto, evoca il tema "alimentare" cui il titolo indirettamente rimanda. Infatti richiama una frase attribuita al filosofo tedesco dell'800 L. A. Feuerbach (Noi siamo quello che mangiamo) e, in questo modo, riassume il valore "essenziale" dell'atto del "vedere" quale forma primaria di alimentazione della nostra anima ma ne denuncia, contemporaneamente, la mancanza di consapevolezza e l'incapacità di gestirla adeguatamente, allo stesso modo in cui, almeno in occidente, percepiamo una sovrabbondanza di offerta alimentare ma mangiamo spesso male e in modo non sano.
Analogamente ritengo che "vedere" rimandi alla "forma" della nostra coscienza (il nostro grado di consapevolezza) e, quindi, ne rappresenti i limiti così come le possibilità.
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