ti chiedo di perdonarmi amico mio mi sono fatta prendere troppo dalle forti emozioni e te lo commentata pensando solo ame stessa mi dispiace a volte entro troppo con loro le mi opere che preferisco e mi faccio trasportare da queste emozioni e mi dimentico la cosa più importante la tua opera è davvero un grandissimo capolavoro ci fai emozionare tutti .. e poi ci preoccupiamo e poi ci rivediamo in lei hai visto quanto è grande il tuo cuore e cosa riesci a realizzare ... complimenti è stupenda ....Tanyyyyyy sei graneeeeee
Si Antonio,ho riconosciuto subito Roma,i palazzi giallo pagnotta,potresti dire ma puo' essere qualsiasi città,paese no l'aria del tuo dipinto è Roma,e io che sono romano l'ho sentito subito e poi quello che hai scritto sono i miei quadri,tutto è ma nulla esiste come le bolle de Trilussa,lagrime de pianto,mi hai commosso,grazie
Un giorno, passeggiando per il centro di Roma, mi sono inoltrato in viuzze caratteristiche: mi ha pervaso un grande senso di malimconia e tristezza.
Quel quartiere ha il nome di "ghetto".
Giorni fa ho trovato una foto dell'epoca e, ricordando le sensazioni di allora, l'ho dipinta.
Questo lavoro è bellissimo Antonio; davvero tanti complimenti per il soggetto e per l'esecuzione. Trovo che sarebbe una bellissima scenografia teatrale.
Molto bella, e molto triste!
Conosco questa sensazione, è come se ciò che ti circonda fosse in un'altra dimensione, niente attira la tua attenzione, niente vedi di quel che accade intorno a te, ti senti come drogato. Le ferite restano, ma bisogna cercare almeno di fermare l'emorragia, confidando nell'aiuto di Dio, e magari rincorrendo sogni ed illusioni. L'importante è non lasciarsi annientare dal dolore. Anche i momenti peggiori prima o poi passano, e tornerà il sereno. Te lo auguro di cuore!
si la mamma ma anche gli amici quelli veri quelli che corrono da te quando piangi quando ti crolla il mondo addosso.. è amore il vero amore il volere bene veramente quanto corri per dirti grazie le ferite dell'anima rimangono restano è talmente vera tutto questo che pensi che un giorno uno può dimenticare chi ti ha ferito ma non è così si va avanti sempre per voi per tutti ma nell'anima rimane sempre la delusione e al nostalgia e la tristezza di qualcosa che non pensavi che era sbagliato la tua stupenda opera è vera le ferite nell'anima e nel cuore rimangono per sempre ma ringrazio a te e tutti perché il vostro bene per me è davvero immenso ti meriti tutti gli applausi del mondo ...Tanyyy
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Quel quartiere ha il nome di "ghetto".
Giorni fa ho trovato una foto dell'epoca e, ricordando le sensazioni di allora, l'ho dipinta.
Conosco questa sensazione, è come se ciò che ti circonda fosse in un'altra dimensione, niente attira la tua attenzione, niente vedi di quel che accade intorno a te, ti senti come drogato. Le ferite restano, ma bisogna cercare almeno di fermare l'emorragia, confidando nell'aiuto di Dio, e magari rincorrendo sogni ed illusioni. L'importante è non lasciarsi annientare dal dolore. Anche i momenti peggiori prima o poi passano, e tornerà il sereno. Te lo auguro di cuore!
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