Molto forte! Condivido le parole di Erin, "struggente e drammatica bellezza". Quel sangue sulle mani però, lo interpreto come il sangue del devoto stesso, morte dell'Io.
Di una struggente e drammatica bellezza: una devozione infernale al proprio Io alla disperata ricerca di un'assoluzione concessa dalla propria coscienza prima che da qualsiasi altra entità superiore di vario tipo, per redimersi dall'abominio spettrale di quel sangue scarlatto sulle mani...
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