In proposito di cio "che si vede e non si vede", LucrezioCaro dice (e di cui io sono cosciente): che l'infelicità dell'uomo non proviene dalle sue consuetudini, dalle sue convenzioni, dalle sue invenzioni né dalla sua attività bensì' dal mito che si mescola ad esse e dal falso infinito che esso produce nei suoi sentimenti come nelle sue opere.
Comments 8
Ciao Carla credo tu mi possa capire.
lascia immaginare di tutto :-)
ciao Michele
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