Ha il miraggio e l'alterità misteriosa di uno spazio vuoto se non fosse per la "messa in scena" degli oggetti che rende "fantasmatica" la presenza dell'uomo. E' quel baluginare di luce riflessa,quel bagliore quasi trascendente dal vetro, che dà una sorta di insolita e pregnante "aurea" al tutto:l'incongrua messa in fila di sedie e poltroncine su un lato del corridoio spoglio,i due tappetini dimessi e assolutamente a-funzionali nella loro posizione :sono intromissioni forti ma dal segno labile,dove la significazione scorre incerta e marca di inatteso tutto.(Il mio commento per te sarà un dè jàvù:))) Ancora complimenti!
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