E' bello pensare che in bolla momentanea sia nascosto "sotto vuoto" un "mondo enigmatico" ma destinnato presto alla sparizione-"l'assenza" è dietro la porta e già bussa forte:))) :è bello pensare che la bolla sia sostanza ludica,"giocosa" e che la sua capacità di iterazione col tutto sia temporalmente irrisoria e destinata al fallimento per la ovvia ragione che la bolla scoppierà :)))E' bello pensare al concetto di "levità"-lo trovo molto seducente di questi tempi- ed è bello che in opera sola sia racchiusa tanta sospensione lirica e leggerezza di tocco.Complimenti!
Questo tuo rinnovato Aleph è “particulare” sfera contenente il prima: atto d’emanarsi da Sè.
D’altronde l’Aleph non può che essere “anima” canto a quel “cielo”, dove tutto è, tutto è contenuto. La sensazione da teleobiettivo, non inganna. Essa l’Aleph contenendo, ciò che contiene, è energia e questa non può che risolversi in calma amorosa grazia. Ogni profondità è grazia, ogni apparente nodo rimane per poco -falsa nozione- con il tempo e contenendolo, saprà alla giusta domanda colmare come affatto atto misterico quella “gravità” rivelatrice forma che contiene questo nostro semplice pianeta.(segue)
(seguito)
Se parola dapprincipio è verbo, l’essenza della rivelazione: uomo ragionevole, le compossibili energie, uomo oggetto (l’arte è rivelazione combinatoria); assegnano, designerebbero, un segreto mutevole come numero ed ad ognuno di noi è dato combinarlo ’infinite volte. Al “tiro di dadi” il cristallo si fa specchio, concavo o convesso, a seconda delle combinazioni tempo - dimensione, oltre vi è, vi sarebbe concepita sfera che tutto amorosamente umanamente contiene. Questa mia qui, è una delle infinite parziali inutili “compossibilità” coniugando ho solo tentato il mio, di tiro. Ma se devo presumere la ragione triplice giusta dantesca, animale, vegetale, umana, so che il sentimento segue il bello e che questo segue il buono.
Ciao Michele, sono davvero felice che ti sia piaciuta molto. Il titolo è forse troppo ridondante (a me pareva un po' ridondante quando l'ho dato e decretato)? Ho voluto con esso esprimere la sensazione di lievità e stratificazione insieme, di presenza e assenza che il quadro suscita in me. Ma sono concorde con te che il titolo è relativo in un'opera pittorica. Davvero interessante è la tua interpretazione della stratificazione come gravità positiva sotterranea, ombra, soggetti dismessi e coperti, poiché va al cuore stesso del significato di questo quadro. La gravità è positiva come anche la lievità può essere negativa (la bolla che presto non ci sarà più). E questo in contrapposizione con la concezione comune.
a parte il titolo, permettimi, l'opera mi è piaciuta molto.
Dissento sul titolo, ma cosa importa un titolo o la sua parziale spiegazione?
la "gravità" è sempre un valore positivo. Le compossibilità, le singolarità che si ripetono, le "stratificazioni": soggetti che vengono dismessi e "coperti", ad uso di risparmio economico o altro, rimangono come potenziale, stratificato ombra, gravità positiva sotterranea. I quadri daltronde sono spessori rilevanti.
Comments 9
D’altronde l’Aleph non può che essere “anima” canto a quel “cielo”, dove tutto è, tutto è contenuto. La sensazione da teleobiettivo, non inganna. Essa l’Aleph contenendo, ciò che contiene, è energia e questa non può che risolversi in calma amorosa grazia. Ogni profondità è grazia, ogni apparente nodo rimane per poco -falsa nozione- con il tempo e contenendolo, saprà alla giusta domanda colmare come affatto atto misterico quella “gravità” rivelatrice forma che contiene questo nostro semplice pianeta.(segue)
Se parola dapprincipio è verbo, l’essenza della rivelazione: uomo ragionevole, le compossibili energie, uomo oggetto (l’arte è rivelazione combinatoria); assegnano, designerebbero, un segreto mutevole come numero ed ad ognuno di noi è dato combinarlo ’infinite volte. Al “tiro di dadi” il cristallo si fa specchio, concavo o convesso, a seconda delle combinazioni tempo - dimensione, oltre vi è, vi sarebbe concepita sfera che tutto amorosamente umanamente contiene. Questa mia qui, è una delle infinite parziali inutili “compossibilità” coniugando ho solo tentato il mio, di tiro. Ma se devo presumere la ragione triplice giusta dantesca, animale, vegetale, umana, so che il sentimento segue il bello e che questo segue il buono.
Grazie e buona giornata
Buona serata
Dissento sul titolo, ma cosa importa un titolo o la sua parziale spiegazione?
la "gravità" è sempre un valore positivo. Le compossibilità, le singolarità che si ripetono, le "stratificazioni": soggetti che vengono dismessi e "coperti", ad uso di risparmio economico o altro, rimangono come potenziale, stratificato ombra, gravità positiva sotterranea. I quadri daltronde sono spessori rilevanti.
Say something