BIOGRAFIA Anna Napoli nasce a Castel di Lucio, antico paese normanno sui Nebrodi, in Sicilia, dove trascorre la prima infanzia. Studia a Firenze, Milano, Stamford Lincolnshire (GB), Zurigo (CH), lingue e culture straniere. L´esperienza formativa la porta a realizzare la sua professione dapprima nel settore turistico, quindi nel settore del commercio dove tuttora opera promuovendo all´estero prodotti significativi toscani e italiani nei paesi europei ed extra-europei. Contemporaneamente coltiva l´attrattiva e la passione dell´espressione artistica, in particolar modo il disegno e il pastello. L´esperienza artistica, maturata e coltivata nel tempo, le permette di esprimersi su soggetti a Lei particolarmente vicini: soggetti naturali, elementi del quotidiano, figurativo. Fa corsi di nudo e di pittura. Partecipa a mostre collettive e fa mostre personali nazionali ed estere. Vive a Montespertoli vicino a Firenze. Anna Napoli presentata da Antonio Satta in occasione della presentazione della Mostra Personale "La Stagione dei Cardi". Conosco Anna Napoli da più di 30 anni, quando solare figlia della Sicilia, mi apparve accanto all´amico caro di una vita, diventato poi suo marito: estroversa, comunicativa, conversatrice piacevole e intrigante, due occhi di cerbiatta talora dolci e mansueti, talora irrequieti e scrutanti. Iniziò così un´amicizia. Dire chi è Anna mi è arduo: i nostri incontri, salvo una temporanea esperienza di lavoro comune, sono sempre stati brevi e distanziati nel tempo; posso solo cercare di descrivere una caratteristica precisa, che, credo, possa rivelarne la natura profonda. Quella ragazza radiosa, che metteva tutta la sua isolana caparbietà e tenacia nel crearsi una professione e una originale ma estenuante attività che l´ha portata a conoscere ambienti e persone di tutto il mondo, ad ogni nuovo incontro, aveva sempre la capacità di sorprendermi: quanto più mi sembrava compiuta, o, se volete, "sistemata", "arrivata", tanto più la vedevo intenta a "cercare", leggere, studiare, confrontarsi, analizzare... come se un impulso segreto la spingesse a rimettersi in gioco, quasi sentisse, quella che a me appariva una confortevole sicurezza, una piattaforma instabile, malsicura, incerta e provvisoria. Per lungo tempo ho scambiato le nostre lunghe chiacchierate davanti ad una ricca insalata e un buon bicchiere di rosso, quel suo continuo analizzare e confrontarsi, per una sua naturale esigenza di chiarire, comprendere, per il frutto di un´innata propensione all´introspezione di se stessa e degli altri, all´analisi dei problemi del vivere, dell´essere e della realtà. Lo studio delle mitologie, delle religioni, dell´extrasensoriale, dell´astrologia, della medicina alternativa e della nutrizione biologica, la ricerca, l´esigenza di maestri - unico rimedio all´errare personale- lo sforzo incessante per acquisire nuove tecniche e competenze in nuovi linguaggi erano ben più di una moda, di una momentanea infatuazione: erano invece il riflesso di una ininterrotta ricerca e del bisogno di un nuovo equilibrio più appagante, più profondamente "vero", più intimamente reale. Anche nei momenti ostili e amari, quando dubitavo si intricasse nell´incongruo, quando mi sembrava vederla cadere nel vuoto, lei risaliva quando meno te lo aspettavi, come se si fosse lasciata precipitare solo per trovare un substrato solido e rimbalzare poi con rinata creatività. Mi domando sempre dove vada a trovare tanta vitalità, come riesca a creare queste immagini multiple di se stessa. Posso solo tentare una spiegazione: la sua visione del mondo. Per Anna non c´è una frattura, non c´è rottura tra il mondo fisico e l´esistenza; tra la realtà naturale e quella psichica esiste anzi una connessione profonda: sono due facce della stessa medaglia: un mondo olistico in grado di restituirci immancabilmente il passato, rappresentarci il presente, raffigurarci il futuro e rende inadeguata la distinzione tra animato e inanimato. Ogni "cosa" racchiude in sé tutta la vita, un universo: è tutto l´universo. Da molto tempo Anna si è messa alla ricerca di tracce: dalla passione per la pittura, a lungo coltivata con ostinato entusiasmo, dalle linee, dalle forme, anche delle cose apparentemente insignificanti, dai toni, dai colori vedo trasparire la ricerca di quelle tracce che rendono l´oggettivo soggettivo, che trasmutano il fisico in psichico. Ne hai fatto di strada Anna carissima, ma, se ti conosco bene, non sei ancora alla fine della tua ricerca... Antonio Satta