Colonie di escrescenze cangianti vengono dipinte dall'artista sopra un dozzinale ed anonimo paesaggio recuperato da una cantina, prosperando sulle originarie pennellate di un pittore dimenticato. L'enigmatica presenza delle loro forme, placida eppure austera, riscatta il quadro dal proprio torpore dandogli una pulsante nuova vita. Il paesaggio, strappato alla polvere e finalmente abitato, condivide ora il destino di questi silenziosi ospiti, a scapito della propria anonima identità, ma in cambio di una rigogliosa, conturbante nuova giovinezza.
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celeste,
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