Polvere/Dust
La protagonista di Polvere, è una giovane che incontriamo per la prima volta mentre scende dal treno in una stazione anonima; la scena e l’ambientazione sono rese senza tempo dall’uso del bianco e nero. Non conosciamo il nome della ragazza, ma gradualmente indoviniamo che proviene dal Sud America ed è alla ricerca delle proprie radici italiane. La vediamo camminare sola nel paesaggio naturale del Veneto, le interazioni con i locali sono limitate in parte da una barriera linguistica, ma soprattutto da una chiusura degli abitanti del luogo che non riconoscono il nome ‘Maneglia’, ne’ contribuiscono a dare suggerimenti utili per la continuazione della ricerca. Il rigetto dell’altro, dello straniero, si incarna nello scambio in un bar quando alla ragazza viene chiesto se è marocchina. L’emigrazione d’inizio Novecento dal Nord-Est italiano verso l’America Latina e l’immigrazione di fine Novecento dal Nord Africa così si intersecano e confondono per un’istante.
(Testo di Caterina Riva, in ANTIPODEAN VISION)
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