Città di Castiglion Fiorentino
Palazzo Comunale - Chiesa di San Filippo
3 Luglio - 3 Agosto 2013
info orario 0575 65641 - 338 5036411
Contemporanea
a cura di Barbara Rossi
www.appuntidarte.blogspot.com
Ferruccio Gard / Angelo Rinaldi
Forme e Colori del Nuovo Astrattismo
Barbara Rossi
E’ per me un onore come curatrice, presentare gli artisti Ferruccio Gard e Angelo Rinaldi all’interno della I
rassegna d’arte Città di Castiglion Fiorentino Contemporanea. La mostra intitolata “Forme e Colori del Nuovo
Astrattismo” vuole rendere omaggio non solo ai due artisti ma essere allo stesso tempo, il pretesto per gettare
le basi, per un’efficace rilettura di quella tendenza estetica sorta negli anni 60’ e contestualizzata con il nome
di arte programmata e cinetica.
Ferruccio Gard è uno degli esponenti più importanti dell’Optical Art, una ricerca quella appunto del movimento
percettivo cinetico, che attinge le radici da quell’evoluzione storica denominata Costruttivismo, quest’ultimo
creatosi da quell’insieme di teorie elaborate agli inizi del XX secolo all’interno della scuola cosiddetta Bauhaus.
Un trentennio fervido di ricerca e trasformazione che caratterizzò tutte le arti e che riuscì ad assimilare le
osservazioni della nascente teoria della percezione o Gestaltpsychologie. E’ così che Gard con il suo lavoro
metabolizza la corrente, attraverso l’uso del colore acrilico steso sulla tela, inteso come la costruzione di uno
spazio intuitivo in cui l’osservatore, dopo aver scelto un insieme di colori, ne rimane fortemente ammaliato.
Lo studio della profondità unita alle forme convesse o tridimensionali vedi: Percezione cromatiche dal rosso
all’arancione (1987) e Geometrizzando, Ricerca n. 712 (1991) producono delle variazioni fondate sulla rifrazione,
dove l’intersecarsi delle linee nelle perfette proporzioni oblique permettono di cogliere il punto di osservazione
che ci mostra l’artista ma Gard può arrivare anche all’esatto opposto e cioè a scardinare l’intelaiatura perfetta
provocando la deflagrazione della materia pensiamo alle opere: Emozioni Cromatiche (2003) o Stelle Cadenti
(2004) dove la luce smagliante è il punto di forza e la capacità di trattenere il visitatore. Ricerca declinata su
nuovi presupposti geometrici - astratti portata avanti anche dall’artista Angelo Rinaldi il quale mostra fin dagli
anni 60’ di avere assimilato la lezione lasciata dal pittore ed esperto della fotocomposizione László Moholy -
Nagy (1895-1946), prediligendo nelle sue opere effetti di trasparenza lasciati dalle figure geometriche sopra le
forme sottostanti, a questo proposito si vedano le ultime composizioni: Astratto-5 (2013), Astratto-6 (2013) e
Frammenti - AR 19 (2012). Una scelta quella della trasparenza e della brillantezza dei colori che lo porteranno
a creare sculture luminose e oggetti di puro design collaborando con importanti aziende produttrici di vetri
come le fucine Muranesi. Nel 1996 aderisce al movimento “Artisti Artefici”, fondato da Paola Crema Fallani,
di cui fanno parte: Novello Finotti, Igor Mitoraj, Roberto Fallani, Marina Karella, Kurt Laurenz Metzler, Yvan
Theimer e Do Vassilakis Konig. Progetta così un tipo di scultura tridimensionale che non fosse più sinonimo
di statua ma che utilizzasse dei materiali che la rendessero leggera, aerea e trasparente come le realizzazioni:
Piccola nebulosa in acciaio (2010), le opere entrambe del 2000, Mark in bronzo rotante su base e Athletis, una
colonna in vetro massello con sommersione di materiali tecnologici, scolpito e dorato nella superficie, che
ricorda gli antichi prodotti della vetraria ellenistico - alessandrina (III - II a.c.).
Nel 1981 lo storico dell’arte Giulio Carlo Argan nella recensione a Ferruccio Gard indicò nell’arte programmata:
“... come la sola che cercasse seriamente un nesso funzionale e non soltanto analogico con la scienza, la teoria
dell’informazione, la tecnologia”. Credo che oggi ritornino più che mai attuali queste parole e non sia un caso,
la volontà dei due artisti di rifondare in questo preciso momento storico o nell’era digitale, la corrente del
Nuovo astrattismo ripartendo proprio da quel punto focale che segnò una svolta nell’arte contemporanea di
metà 900’.
It is an honour as curator to present the artists Ferruccio Gard and Angelo Rinaldi on the occasion of the first
contemporary art exhibition of the town of Castiglion Fiorentino. The exhibition, entitled Forme e Colori del
Nuovo Astrattismo (Forms and Colours of the New Abstract Art) aims not only to pay homage to the two artists
but also to provide the basis for a fresh look at an aesthetic movement from the 1960s and contextualised by
the names of programmed and kinetic art. Ferruccio Gard is one of the most important exponents of Optical
Art, which investigates kinetic perceptive movement, which grew out of the historical evolution named
Constructivism, which in turn stems from the ensemble of theories enunciated at the turn of the twentieth
century known as Bauhaus. The Bauhaus school was a thirty-year period of fervid research and transformation
which characterised all the arts and which succeeded in assimilating the observations of the nascent theory of
perception called Gestaltpsychologie. Gard metabolised the movement in his work by using acrylic colours on
canvas, where canvas is taken to mean a construct of an intuitive space in which the observer, after choosing a
set of colours, becomes spellbound. For the study of the unified depth of convex or three-dimensional forms,
see: Percezione cromatiche dal rosso all’arancione (1987) and Geometrizzando, Ricerca n. 712 (1991). These
works produce variations based on refraction where the intersections of lines in perfect oblique proportions
allow one to grasp the observation point that the artist shows us but Gard manages the exact opposite also,
that is, to disrupt the perfect framework causing a deflagration of material. Consider the following works:
Emozioni Cromatiche (2003) or Stelle Cadenti (2004) in which dazzling light is the force that captures the
visitor. Investigations founded on new abstract geometrical assumptions advanced by Angelo Rinaldi, who
has shown since the 60s that he has taken in the lessons of painter and expert phototypesetting artist László
Moholy - Nagy (1895-1946), show a predilection for transparency of geometrical figures overlaying other
shapes underneath. For this effect, see: Astratto-5 (2013), Astratto-6 (2013) and Frammenti - AR 19 (2012).
Such a choice of transparency and brilliant colours brought him to create luminous sculptures and pure design
objects in collaboration with major glass producers such as the Muranesi glassworks. In 1996 he joined the
“Artisti Artefici” (Artisan-Artist) movement founded by Paola Crema Fallani, which counts among its members:
Novello Finotti, Igor Mitoraj, Roberto Fallani, Marina Karella, Kurt Laurenz Metzler, Yvan Theimer and Do
Vassilakis Konig. He then designed a sort of three-dimensional sculpture that could not be called a statue but
which used materials making it light, airy and transparent like other productions: Piccola nebulosa in steel
(2010), two works of 2000, Mark in bronze on a rotating base and Athletis, a glass block column submerged
in technological materials, sculpted and with gilded surface, which recalls ancient Hellenic-Alexandrine
glassworks productions of the third and the second centuries before Christ. In 1981 art historian Giulio Carlo
Argan in a review of Ferruccio Gard said of programmed art that it was “... the only one that seriously attempted
to find a functional connection and not only an analogy with science, information theory, technology”. I believe
that these words ring truer today than ever and that it is no accident that these two artists want to re-establish in
this precise historical moment, the digital age, the movement of New Abstract Art starting from that very focal
point which marked a turning point in contemporary art in the mid-twentieth century.
C’est un honneur pour moi en tant que chargée de l’évènement de présenter les artistes Ferruccio Gard et
Angelo Rinaldi au sein même de l’exposition d’art Contemporain à Città di Castiglion Fiorentino. L’exposition
intitulée Forme e Colori del Nuovo Astrattismo (Formes et couleurs du Nouvel Art Abstrait) veut rendre
hommage non seulement aux deux artistes mais est dans le même temps, un prétexte pour mettre les bases pour
une relecture efficace de cette tendance esthétique surgie dans les années 60 et contextualisée à travers le nom
d’Art programmé et cinétique.
Ferruccio Gard est l’un des représentants les plus importants de l’Art Optique; une recherche précisément du
mouvement perceptif cinétique qui puise ses racines de cette évolution historique appelée Constructivisme,
créé à partir de cet ensemble de théories élaborées au début du XXe siècle au sein de l’école dite Bauhaus. Une
période de trente ans intense de recherche et de transformation qui a caractérisé tous les arts et qui a réussi à
assimiler les observations de la théorie naissante de la perception ou Gestalpsychologie. C’est ainsi que Gard,
grâce à son travail, métabolise le courant à travers l’utilisation de la couleur acrylique étalée sur la toile, à
entendre comme la construction d’un espace intuitif où le spectateur, après avoir choisi un ensemble de couleurs,
demeure fortement fasciné. L’étude de la profondeur unie aux formes convexes ou tridimensionnelles, voir:
Percezione cromatiche dal rosso all’arancione ( 1987) et Geometrizzando, Ricerca n. 712 (1991) produisent
des variations fondées sur un principe de réfraction où l’enchevêtrement des lignes selon des proportions
obliques parfaites permettent de saisir le point d’observation qui nous montre l’artiste mais Gard peut arriver
à l’exact opposé c’est-à-dire faire sortir de ses limites le châssis parfait en provoquant une déflagration de la
matière, pensons aux oeuvres: Emozioni Cromatiche (2003) ou Stelle Cadenti (2004) où la lumière éblouissante
est le point de force et la capacité de retenir le visiteur.
Recherche déclinée sur de nouvelles prémisses géométriques-abstraites menée aussi par l’artiste Angelo Rinaldi
qui montre dès les années 60 avoir assimilé la leçon transmise par le peintre et expert de la photocomposition
László Moholy - Nagy (1895-1946), nourrissant dans ses oeuvres une prédilection pour des effets de transparence
laissés par des figures géométriques sur les formes du-dessous, à ce propos, voir ses dernières compositions:
Astratto-5 (2013), Astratto-6 (2013) et Frammenti - AR 19 (2012). Un choix, celui de la transparence et de
la brillance des couleurs, qui le porteront à créer des sculptures lumineuses faisant l’objet d’un design pur en
collaborant avec les entreprises les plus importantes de production de verres comme les verreries de Murano.
En 1996, il adhère au mouvement “Artisti Artefici” (“Artistes Artisans”), fondé par Paola Crema Fallani dont
font partie: Novello Finotti, Igor Mitoraj, Roberto Fallani, Marina Karella, Kurt Laurenz Metzler, Yvan Theimer
et Do Vassilakis Konig. Il étudie ainsi un type de sculpture tridimensionnelle qui ne serait plus synonyme de
statue mais qui utiliserait des matériaux qui la rendraient légère, aérienne et transparente comme les réalisations
Piccola nebulosa en acier (2010), les deux oeuvres de 2000, Mark en bronze pivotant sur socle et Athletis,
une colonne de verre massif avec submersion de matériaux technologiques, sculpté et doré en superficie qui
rappelle les produits en verre antiques hellénistiques – Alexandrine (III - II avant J.C).
En 1981, l’historien de l’art Giulio Carlo Argan, dans sa critique à Ferruccio Gard a indiqué dans l’art
programmé: “(…) comme étant le seul qui chercherait sérieusement un lien fonctionnel et pas seulement
analogique avec la science, la théorie de l’information, la technologie”. Je crois qu’aujourd’hui nous reviennent
plus que jamais ces mots et il ne s’agit pas d’un hasard, la volonté des deux artistes de refonder à ce moment
historique précis ou mieux dans l’ère numérique, le courant du Nouvel Art Abstrait repartant de ce point capital
qui marqua un tournant dans l’art contemporain de la moitié du XXe siècle.
©Barbara Rossi 2013
Curatrice della mostra / Curator of the Exhibitions /Organisatrice de l’exposition
appuntidarte.blogspot.com
Ferruccio Gard / Angelo Rinaldi
Forme e Colori del Nuovo Astrattismo
Ferruccio Gard ha al suo attivo sei Biennali di Venezia (1982, 1986, 1995, 2007, 2009 e 2011),
l’XI Quadriennale nazionale di Roma (1986) e oltre 140 mostre personali in Musei e gallerie
di tutto il mondo. Fra le ultime personali, una provocatoria rivisitazione di alcuni templi del
Rinascimento Italiano, con mostre nella Casa del Mantegna, a Mantova, in Basilica Palladiana,
a Vicenza, nella Casa del Giorgione, a Castelfranco Veneto e nella Loggetta Lombardesca,
a Ravenna. Nel 2012 partecipa alla Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea di
Roma all’interno della mostra intitolata: Arte Programmata e Cinetica. Da Munari a Biasi a
Colombo e...
Opere di Angelo Rinaldi sono conservate in musei e collezioni private e pubbliche di tutto
il mondo, tra cui Kunst Museum di Düsseldorf in Germania, Fondazione Morishita di Tokyo
(Giappone), Istituto di Cultura Italiano di Ljubljana (Slovenia), sezione permanente del Museo
degli Argenti di Palazzo Pitti di Firenze. Inoltre si segnala la mostra di sculture nel 2010
intitolata «Di Vetro e nel Vetro: opere di Angelo Rinaldi 1960 - 2010” nelle sale di Palazzo
Zuckermann a Padova e dal 2013 opere di pittura e scultura sono esposte all’interno delle
sale del Ministero degli Esteri la Farnesina di Roma.
Sede del Palazzo Comunale
Via San Michele, 64
Chiesa di San Filippo
Piazza del Collegio
Città di Castiglion Fiorentino (Ar)
Mostra a cura di / Exhibitions curated by / Organisatrice de l’exposition
Barbara Rossi
www.appuntidarte.blogspot.com
barbara.rossi70@gmail.com
info orario 0575 65641 - 338 5036411
Traduzione / Translation / Traductions - Greg Gashgarian - Peggy Darrault
in copertina:
Ferruccio Gard: Optical emotions in color09, acrilico su tela (2009)
Angelo Rinaldi: ST.1, acrilico su tela (2012)
S.P.S LAGHI SERRISTORI
Città di
Castiglion Fiorentino
Comune
di
PRO LOCO Abano Terme
con il patrocinio di
sponsor tecnici
main sponsor
FERRUCCIO GARD ANGELO RINALDI
Palazzo Comunale - Chiesa di San Filippo
3 Luglio - 3 Agosto 2013
info orario 0575 65641 - 338 5036411
a cura di Barbara Rossi
www.appuntidarte.blogspot.com
Comune
di
Padova
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