Biografia
Guardare da vicino l’opera di Massimiliano Mirabella significa esplorare i recessi della sua anima.
Passione, impeto, sofferenza, ossessione, umani vincoli contraddistinguono la sua poetica. Forsennata
ricerca di un io in alternanza perduto e ritrovato nei legacci e nei volti nascosti. Anelito ad un
simbolico ritorno nella placenta, nel liquido amniotico, dove ci si ripara da una realtà troppo spesso
aggressiva e intollerante. L’artista si rifugia nella sua arte usando tutti i mezzi che la sua ricerca
riesce a trovare, sperimentando tecniche e avendo come parola d’ordine la mutazione e
l’inarrestabilità espressiva. Metallo, gessetti, colori a olio, a carboncino, addirittura lucido da scarpe
per sfumare forme create forsennatamente, con la passione di chi vive a pieno la sua dimensione di
uomo e di artista. Un tema ricorrente è la distruzione, meglio se quella lavica, culturalmente affine
alla sua condizione geografica e storica Ferite aperte dalle quali può fuoriuscire la vita caratterizzano
le sue fotografie. L’essere umano nel suo ambiente naturale e i comportamenti che vengono scatenati
sono un altro tema della sua fotografia. Si avvale spesso di autoritratti, perché è partendo